di Sinistra, Ecologia e Libertà – coordinamento Locride
LOCRI – Per ironia della sorte, a più di otto mesi di distanza dall’evento, sono arrivate quasi in contemporanea la risposta scritta del Ministro della Salute (Nuovo Centro Destra) Beatrice Lorenzin all’interrogazione della parlamentare di SEL On. Celeste Costantino e le conclusioni della perizia tecnica predisposta dalla Procura di Locri in merito alla caduta dell’ascensore dell’Ospedale di Locri con all’interno una dipendente che oltre allo choc ha subito danni alla propria salute.
Danni fisici messi in dubbio da una prima sommaria ricostruzione stampa ed esclusi persino dal Ministro Lorenzin nella sua risposta che cita un semplice spavento. Cosa non vera in quanto ancor oggi la malcapitata dipendente ospedaliera é alle prese con le problematiche fisiche causate dallo sfortunato evento che, secondo la Procura, ma non secondo il Ministro che imputa ad un semplice, quasi casuale, guasto alla scheda elettronica, ha precise responsabilità poiché per la perizia tecnica della Procura l’impianto non sarebbe mai stato conforme alla messa in uso e sarebbe stato,inoltre, carente di manutenzione a partire dalla scadenza della garanzia.
Altra circostanza minimizzata dal Ministro è la situazione degli altri ascensori, la realtà è documentata dalle foto allegate e scattate in questi giorni, dato che pur essendo attualmente in funzione solo un ascensore sui cinque presenti e, tra l’altro, ad uso esclusivamente interno per esigenze dei reparti l’On. Lorenzin afferma invece che è stato prontamente messo a disposizione dell’utenza un altro ascensore rispetto a quello posto sotto sequestro, venendo di fatto smentita dall’evidenza.
“Il Ministro alla Salute Lorenzin risponde ben 8 mesi dopo l’interrogazione sulla caduta di un ascensore nell’Ospedale Civile di Locri -afferma la deputata di Sinistra Ecologia e Libertà Celeste Costantino- nessun accenno sul fatto che al momento dei fatti l’altro unico ascensore disponibile fosse guasto e perciò inutilizzabile da mesi. Il ministero inoltre scarica totalmente sul Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio Sanitario Regionale calabrese le decisioni atte alla riorganizzazione del comparto, eppure il Commissario ad acta è investito del suo potere proprio dallo stesso governo della Ministra Lorenzin. Sembra infine duro l’attacco alla Regione Calabria che, secondo la Direzione aziendale dell’Ospedale di Locri, non sbloccherebbe il turn over, atto che farebbe fronte allo stato di emergenza in cui versano le strutture di ortopedia e radiologia”. “Questa risposta –conclude- naturalmente non ci soddisfa”
Secondo il coordinamento del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà della Locride la risposta della Lorenzin, che nella Locride ha col suo partito percentuali di consenso addirittura a due cifre, ha portato maggiori dubbi, ancor di più se confrontata con gli esiti della perizia tecnica giudiziaria, sulla situazione gestionale dell’Ospedale di Locri oggetto, insieme alla condizione relativa a buona parte dell’ASP di Reggio Calabria, di una precedente interrogazione parlamentare anch’essa partita dal nostro Circolo e presentata dalla sempre vicina alle questioni della Locride Celeste Costantino.
Quella interrogazione e questo territorio attendono ancora una risposta e noi di SEL pensiamo che solo facendo precise domande e sollevando puntuali osservazioni alle inefficienze si possano ottenere concreti risultati derivanti dalla precisa attribuzione delle responsabilità.
Manifestazioni, pur partecipate e giustamente sentite dalla popolazione, ma organizzate a soli fini propagandistici da corresponsabili politici dello sfascio della sanità pubblica italiana e calabrese, anche solo per il semplice fatto di perseguire da sempre politiche a favore della privatizzazione dei servizi pubblici essenziali, e senza una reale richiesta al Governo frutto di serie analisi sulle situazioni, contribuiscono a permettere che i reali responsabili delle inefficienze la passino franca insieme ai soggetti politici che hanno dato loro il mandato e che, almeno nella Locride, dovrebbe essere semplice individuare pur se abili nell’arte del trasformismo politico e del populismo.