di Emanuela Alvaro (foto e video di Enzo Lacopo)
SIDERNO – Trovare con la base, con la gente che realmente sopporta i risultati di scelte politiche, spesso scellerate, una strada condivisa che possa portare a soluzioni concrete. Questo è quanto ha chiesto ai presenti, Pippo Civati, ospitato nella sala dell’assise comunale, dopo una giornata trascorsa nella Locride con i componenti del Comitato territoriale della Costa dei Gelsomini del Movimento Possibile.
Silvio Frascà, uno dei fondatori del Comitato Costa dei Gelsomini avviando i lavori dell’incontro ha ringraziato il primo cittadino, Pietro Fuda, per l’accoglienza in Comune e per la bella pagina di politica a cui ha potuto assistere poco prima, tra lui e Civati nel proprio ufficio. Frascà ha ricordato cosa li ha spinti ad avvicinarsi a Possibile, “uscire da contesti non troppo accattivanti per cercare altro, nell’impellente necessità di una proposta nuova, prima di tutto nel metodo”.
Di una politica nazionale che scientificamente trascura il Sud parla Pippo Civati prendendo la parola. “Sono probabilmente argomenti fuori moda, ma essendo libero posso finalmente parlare di politica, cercare in modo diverso di concepire il potere, senza necessariamente governare per forza e con un trasformismo estremo che porta la gente ad allontanarsi. Dovete essere voi a scegliere chi vi deve rappresentare, la figura migliore che veramente rappresenta la cittadinanza”.
Civati sottolinea come sia necessario riorganizzarsi per ripartire dalla propria consapevolezza, da ciò che i territori comunicano, da quello che oggi ha visto e ascoltato dalla gente della Locride.
“Sono stato sorpreso che quando è stato votato il Job Act non ci sia stata una sommossa. Ma non si è mossa una foglia e io con il partito di cui facevo parte non ho avuto modo di confrontarmi. Ho assistito a situazioni bizzarre, con una riforma costituzionale che anche se sembra lontana da qui, avrà delle conseguenze per ognuno di voi, di noi. Io sono uscito dalla maggioranza, se fossi stato d’accordo con Renzi avrei avuto una discreta fama, ma non sarebbe stato possibile per me continuare”.
Civati poi si è soffermato su come Possibile si è strutturato, parlando di dibattito pubblico condiviso che porterà a dare delle soluzioni sulle diverse questioni, ma soluzioni fattibili, con il supporto di un comitato scientifico.
“Lasciate i vostri smartphon, non limitiamoci alla relazione virtuale e discutiamo nelle piazze. Al Nord più che nel Mezzogiorno è sembrato strano vederci con il banchetto in piazza. Confrontatevi, proponete! Questa è una politica low cost, ma che unisce soggetti i quali altrimenti non si incontrerebbero. Ci sono delle questioni che riguardano la democrazia ed è ora di finirla di parlare del Pubblico, come qualcosa di sbagliato. C’è una misura da trovare – ha continuato – ma privatizzare tutto mi sembra troppo. Torniamo indietro per capire che idea abbiamo della politica. Una politica che non ammette vuoti, mi dispiace che non lo faccia il PD, facciamolo noi! E poi soprattutto, non fate sconti alla legalità, sembra banale ma non lo è”.
Rispondendo a domande poste dai presenti, Pippo Civati ha spiegato la questione relativa ai referendum e come, a dispetto di quanto si è detto, gli stessi erano stati proposti a tutti, ma la risposta è arrivata da nessuno e così quella sperata battaglia politica comune non c’è stata.
“Io con la sinistra più estrema – rispondendo a dei rappresentanti di Rifondazione Comunista – vado d’accordo, ma se si vuole essere alternativi non ci si può alleare con il PD. Il Centro sinistra deve essere necessariamente diverso altrimenti non avrebbe avuto senso la mia decisione di allontanarmi. É il popolo della sinistra che deve trovare una linea da seguire! La risposta la dovete trovare voi insieme a noi. Ragionare con chi ha votato Grillo è necessario, una bella sfida, ma tutto questo non lo lasciate a noi, i dibattiti e le discussioni devono partire da qui”.
Indipendentemente da tutto Pippo Civati ha dalla sua una caratteristica importante: non cerca di accattivarsi l’interlocutore utilizzando argomenti populisti, tanto di moda in questi ultimi anni!
Il video integrale dell’intervento di Pippo Civati.