di Redazione
LOCRI – Dalla poesia alla prosa, con un unico filo conduttore: quell’ironia così tagliente ma anche amara, che serve a sensibilizzare chi sta in alto affinché si possano risolvere i piccoli e grandi problemi di chi vive questa terra con la propria dignità. Carlo Ernesto Panetta, il “Trilussa della Locride”, ha scelto ancora una volta Lente Locale per pubblicare un proprio scritto. Stavolta non è una poesia, ma una vera e propria lettera al Creatore, per accendere i riflettori sulla vicenda del giovane Nicola Romeo, che nonostante le proteste dei genitori e le tante promesse ricevute, non è ancora riuscito ad accedere e a frequentare la propria scuola.
Fin qui la premessa. Ora, spazio alla lettera di Ernesto Panetta, che ringraziamo ancora una volta per aver scelto di offrire la propria preziosa collaborazione alla nostra testata.
«Caro Dio, in questo periodo ti stiamo dando , forse, tanto fastidio mentre stai vedendo come risolvere le iniquità del mondo ma, tra tutte, vorrei suggerirti un caso singolo che da tempo nessuno ha ( voluto o saputo ? ) risolvere nel mio paese (Locri in provincia di Reggio Calabria) che tocca veramente il cuore di tutti ma…..
Io vivo da cinque anni, come sai, su una sedia a rotelle per i tanti problemi di salute che Tu conosci ma non Ti chiedo nulla per me se non di giudicarmi quando deciderai
di farmi salire a Te nel modo che vorrai.
Ti scrivo, invece, per porre la Tua attenzione (e scusami) sulla vicenda di un ragazzo disabile di Locri che CHIEDE SOLO DI POTER FREQUENTARE la Scuola Pubblica LICEO ARTISTICO P. PANETTA di LOCRI, come gli tocca di diritto e per Legge.
Si chiama Nicola Romeo ed il padre Cosimo, ormai roso dalla rabbia, dopo averle tentate tutte ( ha scritto a tutti gli Organi interessati, ha avvicinato i Politici di tutta la Calabria, ha avuto il sostegno di Emittenti Televisive Locali e Nazionali, di Giornali di carta stampata e On Line e chi ne ha più ne metta) NON NE PIU’ e, con infinito coraggio protesta incatenato davanti alla Scuola che nega l’accesso a Nicola per frequentarla come potrebbe e dovrebbe.
Da un mese e mezzo NESSUNO FA IL PROPRIO DOVERE a seconda delle responsabilità assunte per le proprie mansioni.
– Manca il personale addetto;
– Ora vediamo;
– Ora cerchiamo;
– Non si preoccupi;
– Provvederemo
Tutti d’accordo ma nessuno si fa vivo in concreto per la normale soluzione del caso.
E la Scuola opera dall’inizio delle lezioni senza consentire a Nicola di frequentare.
Tu che tutto puoi, potresti illuminare il Sindaco di Locri ( che già conosci per averti scomodato per un “qui pro quo” meno toccante della storia di Nicola Romeo ), il Presidente della provincia, il Presidente della Regione ed ,infine anche , perché no, il Presidente del Consiglio della Nazione ed il Presidente della Repubblica che sono preposti ad aiutare i cittadini ma proprio TUTTI I CITTADINI ITALIANI.
Mi pare che per questo stanno là! Per aiutare i cittadini tutti che necessitano di vivere
una vita sana, serena, tranquilla e NORMALE ( altrimenti: che vita è? )
Perdonami se ho osato e un saluto da chi sempre ti ha voluto e ti vuole tanto bene.
Carlo Ernesto Panetta».