di Domenico Vestito*
Gentilissimo Direttore,
le scrivo in risposta al pezzo, apparso quest’oggi sulla sua testata, dal titolo “Arrivano a casa cartelle pazze”. Tributi anni precedenti, a Marina di Gioiosa, è bagarre sui social network”. Ho troppa stima e considerazione per Lei per non replicare alle fantasiose polemiche da “social network”. Prescindendo dalla pomposità delle affermazioni richiamate nel pezzo, che, com’è evidente, non corrispondono alla realtà dei fatti, la polemica facebookara non mi stupisce affatto, anzi.
Quando nel novembre 2013 abbiamo assunto la responsabilità di guidare il Comune di Marina di Gioiosa Ionica, dopo la lunga parentesi commissariale conseguente allo scioglimento del Consiglio Comunale, la prima cosa che abbiamo fatto, giustamente, è stata quella di leggere attentamente i bilanci dell’Ente. Il dato che più di tutti ha catturato la nostra attenzione e ci ha preoccupati – lo abbiamo detto e ridetto – era il vergognosamente alto livello di evasione/elusione dei tributi comunali. Ovviamente, com’era nostro inderogabile dovere, ci siamo messi seriamente a lavoro per recuperare questo enorme gap. Che penalizzava i servizi e umiliava quei cittadini che sempre avevano pagato.
Ecco perché la polemica non mi sorprende. Capisco perfettamente, infatti, che un’Amministrazione Comunale che fa pagare le tasse possa, nell’immediato, non apparire congeniale o simpatica, in un contesto in cui la leva tributaria era stata utilizzata quale serbatoio di consensi.
Certamente non risponderò sulla situazione personale di A.N.m ci mancherebbe altro. Si tratta di questioni private, appunto, alle quali daremo seguito interloquendo direttamente con la persona interessata, malgrado il singolare strumento di comunicazione scelto per informare l’Ente di quanto sta avvenendo, che, forse, non è proprio com’è stato descritto. Quello che però mi lascia perplesso e, per certi versi, mi indigna, è il fagocitare la collettività, con facile populismo, alla sommossa contro il sistema tributario. Sono convinto che nell’appello lanciato non ci siano intenti malevoli, tuttavia lo strumento dei social andrebbe maneggiato con cura, perché i messaggi, che non vengono veicolati, arrivano anche a chi non ha strumenti per un’adeguato discernimento e potrebbero far ripiombare Marina di Gioiosa Ionica in un circolo vizioso.
Non starò a decantare le lodi dell’ufficio tributi del mio Comune. Tuttavia, i cittadini devono sapere che si tratta di un servizio svolto quotidianamente con passione e professionalità intense, sia da parte di chi lo guida e sia tra chi vi opera. Evidentemente, in un contesto in cui occorre gestire, in contemporanea, la mole dei tributi pregressi e quella corrente, gli errori sono fisiologici e, comunque, posso assicurare non presentano dimensioni tali da creare allarmismo o disobbedienza civile. Quando si sono verificati fatti eclatanti – penso all’ICI 2010/2011 – siamo intervenuti con tempestività, con tanto di provvedimenti di annullamento/rettifica e lettera formale di scuse.
Comunque, posso assolutamente garantire a tutti i cittadini che da parte dell’Amministrazione Comunale e degli uffici vi è stata, vi è e vi sarà sempre la più ampia disponibilità a venire incontro al cittadino per ogni esigenza. Ricordo, anzitutto a me stesso, che è stata la mia Amministrazione a rendere più semplici le rateizzazioni (e in questo campo ancora interverremo per facilitare i contribuenti), a diluire al massimo il pagamento di canone idrico (tre rate annuali) e della tassa rifiuti (sei rate annuali). Certo, è sempre possibile e doveroso fare di più e noi lo faremo. Spiace constatare, però, che quando l’evasione era ai livelli di cui ho detto prima, nessuno ha mai pensato di protestare.
*:sindaco di Marina di Gioiosa Ionica
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