di Domenica Bumbaca
LOCRI- È stato presentato nelle scuole di Locri, prima al liceo classico “Io Oliveti”, poi al liceo linguistico magistrale “Mazzini” il libro “Giuditta Levato.La contadina di Calabricata” di Lina Furfaro, in occasione della festa della donna.
All’ Istituto Magistrale ad introdurre la giornata un excursus storico per proiettare lo sguardo nel 1911 quando 146 donne persero la vita in un incendio della fabbrica Triangle di New York. Un clima gioioso, ma anche un momento di riflessione su una tematica universale e senza tempo. Il coro del Mazzini si è esibito con dei brani celebri della musica italiana che negli anni hanno cantato di donne coraggiose, audaci o semplicemente madri e mogli esemplari. Altri studenti hanno poi presentato i loro progetti, pensati nel corso delle settimane antecedenti. Lavori originali, significativi come la recitazione di poesie che rubano la scena facendo calare il silenzio o foto artistiche che hanno espresso il senso più profondo di questa ricorrenza. Il momento più incisivo è stato la presentazione del libro “Giuditta Levato, La contadina di Calabricata”. La scrittrice Lina Furfaro, un’ospite arrivata da Ciampino, ha raccontato delle sue numerose ricerche negli archivi, delle testimonianze di “seconda mano” che ha raccolto per far rinascere una storia del secolo scorso. Luigi Fedele consigliere della Regione Calabra, ha affermato: “In omaggio ad una donna che è stata protagonista del suo tempo ma, soprattutto, in omaggio a tutte le donne calabresi abituate a lavorare sodo e spesso in silenzio, donne che, pur non avendo molta visibilità perché occupate nel lavoro quotidiano, sono uno dei pilastri della nostra società e che, al momento giusto, com’è accaduto appunto alla contadina di Calabricata, sanno sfoderare grinta e determinazione e diventare protagonista del loro destino”. Per concludere un gesto amabile da parte dei ragazzi dei Licei che donando in dono una mimosa, fiore simbolo della giornata, hanno cantato in auditorium per tutte le ragazze , le quali rappresentano un’indiscussa maggioranza.