BRANCALEONE – È in condizioni stabili la tartaruga recuperata a Caulonia a fine settembre e trasportata al centro di recupero Tartanet di Brancaleone. Dopo le prime visite mediche è stata diagnosticata la presenza di una lenza che fuoriusciva sia dalla bocca sia dalla cloaca della Caretta Caretta. Il protocollo eseguito al centro di Brancaleone dopo le relative misure della specie, scritte su una “cartella clinica” che andrà ai fini scientifici in mano a studiosi, per rilevare il numero di tartarughe presenti nella nostra zona costiera, il veterinario, provvede al campionamento di emocromo, per avere un quadro clinico ancora più dettagliato dei valori.
Poi una radiografia per capire il posizionamento e quanti centimetri può essere lunga la lenza in questione e se ci sono degli ami all’interno del corpo della tartaruga. Analisi che richiedono non solo professionalità da parte dei veterinari, ma anche tanto amore per riuscire ogni volta a salvare la vita alle tante Caretta Caretta che ogni anno si spiaggiano sulle nostre coste o sono recuperate dai pescatori sensibili alla salvaguardia e tutela degli animali che vivono nel nostro mare. Dopo il primo esame radiografico il veterinario scopre che la Caretta Caretta recuperata a settembre non presenta alcun amo, ma la situazione rimane abbastanza difficile. Alcuni volontari dell’Associazione Naturalmente Brancaleone spiegano che l’animale al momento del salvataggio presentava una targhetta identificativa della Stazione Zoologica Anton Dohm di Napoli, dimostrazione che la tartaruga già una volta è stata salvata e poi rimessa in mare. L’impegno attivo del centro Tartanet, coinvolge spesso le scuole e i bambini per creare una rete di sensibilizzazione alle tematiche di protezione ambientale e animalistiche. Inoltre i soci e i volontari sempre sul campo trecentosessantacinque giorni l’anno, sono impegnati con i recuperi, salvataggi, terapie, interventi e nella pulizia delle vasche e la manutenzione dello stesso centro.
SIMONA ANSANI
Video di una delle attività del centro di recupero Tartanet di Brancalone con alcuni studenti della Locride
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