di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Crescere senza frontiere, riscoprendo le nostre radici. Un’idea che è diventata progetto ben dieci anni fa fra le mura del liceo scientifico di Bovalino, grazie all’opera della professoressa Maria Grazia Melina. Un gemellaggio fra i licei greci di Atene Proto Piramatikò e Quarto di Korydallos e il liceo Francesco La Cava chiamato Adelphopiisi che unisce da un decennio due culture, due paesi. La cerimonia di benvenuto della delegazioni di studenti e docenti del liceo di Korydallos di Atene, si è tenuta oggi pomeriggio presso l’aula Magna del Istituto superiore Francesco La Cava.
A fare gli onori di casa la preside Caterina Autelitano accompagnata dal sindaco di Bovalino Tommaso Mittiga, fra i presenti anche, l’assessore Sergio Delfino, il vicesindaco Ferdinando Rocca, il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa i consiglieri provinciali, Pier Paolo Zavettieri, Maria Alessandra Polimeno e Luigi Giugno. Non potevano di certo mancare ma anche il presidente del Comitato Sindaci della Locride Giuseppe Strangio e il parroco di Bovalino, Padre Giuseppe Castelli. Il progetto di scambio culturale e gemellaggio cosi come l’intera serata di ieri è stata curata dalla professoressa Maria Grazia Melina,che ovviamente ha ricoperto anche il ruolo d’interprete, aiutata anche dai suoi alunni già perchè nel progetto curato dalla professoressa Melina, Oltre al greco curriculare si studia e si pratica il greco moderno, tratto fondamentale per garantire al progetto le connotazioni della complementarità. Ma i veri protagonisti di oggi sono stati i ragazzi che hanno rubato a tutti i presenti la scena deliziando i presenti con le loro danze ma soprattutto con lo spirito d’allegria contagioso ed entusiasmante. I trenta ragazzi del Liceo di Korydallos di Atene accompagnati dall’insegnante Panaghiotis Tzirigotis, rimarranno a Bovalino per altri due giorni, un tempo che sarà utilizzato al meglio da studenti e insegnanti, ore proficue per mettere a frutto lo studio di anni, ma soprattutto per riscoprire, osservando da vicino quella fratellanza che si può cogliere solo riscoprendo le proprie radici. quell’indissolubile legame storico, culturale, linguistico e spirituali.