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LOCRI – Un consulto generale coi sindaci da parte dei tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Autorità di Bacino, della Protezione Civile calabrese e del Camilab dell’Università della Calabria, su quanto rilevato durante queste due settimane che hanno fatto seguito all’alluvione dello scorso I novembre. E’ questo, in sintesi, il senso dell’incontro in programma per domani, lunedì 16 novembre, alle ore 16 al palazzo della Cultura di Locri, utile a dare seguito a quanto stabilito al termine del primi incontro il Prefettura dello scorso 2 novembre, quando fu proprio la Protezione Civile Nazionale a indicare la strada per dimostrare lo stato di emergenza, quantificare i danni subiti e ottenere una Ordinanza di Protezione civile nazionale, utile a fare arrivare i fondi per la ricostruzione.
Il geologo locrese Luigi Mollica (nella foto), tra i professionisti più attivi in forza all’Autorità di Bacino, e che da due settimane sta lavorando nello staff che sta curando la gestione tecnica dell’emergenza, operando incessantemente nell’attività di recupero dopo i disastri alluvionali (gestendo, tra l’altro, la delicata fase di rientro nelle proprie abitazioni di molti dei 38 abitanti delle case popolari di Grotteria, evacuati in precedenza), raggiunto telefonicamente da Lente Locale ha spiegato che «In conformità alla strada indicata dalla Protezione Civile Nazionale, approvata nel corso dell’incontro in Prefettura del 2 novembre, abbiamo compiuto, nel corso delle ultime due settimane, dei sopralluoghi in tutti i comuni colpiti dai danni alluvionali, redigendo un report da inviare a Roma, contenente la conta dei danni, l’agenda degli interventi per la ricostruzione e l’importo stimato dei danni comune per comune. L’incontro di domani coi sindaci – ha spiegato ancora Mollica – è utile a verificare l’eventuale sussistenza di ulteriori emergenze non rilevate nel corso delle due settimane precedenti, prima di terminare il report da inviare a Roma».
Insomma, l’incontro di domani, al quale prenderà parte anche il capo della Protezione Civile calabrese Carlo Tansi, sarà fondamentale per compiere quella “strada tecnica” verso la ricostruzione del post alluvione, tramite il coinvolgimento diretto della ProCiv, appunto, ma anche della comunità scientifica regionale.
