SIDERNO – Il commissario Speranza lascerà prima della fine del mese l’Ufficio regionale per il superamento dell’Emergenza Rifiuti, le cui attribuzioni verranno di nuovo assorbite dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione. E’ quanto si apprende dal quotidiano on line www.strill.it e rappresenta il primo obiettivo che molti amministratori, in primis i sindaci della Locride riuniti in assemblea mercoledì sera, intendevano perseguire. Nel frattempo, però, l’emergenza resta in tutta la sua evidenza, e in questi giorni si moltiplicano le iniziative di soggetti politici, comitati e associazioni che intendono tutelare i cittadini proprio nei giorni in cui in molti comuni, in primis Siderno, sono stati emessi i ruoli della Tarsu. Della riunione di domani pomeriggio alle 17 nella sala dell’Ymca, a cura del costituendo comitato cittadino per lo smaltimento dei rifiuti abbiamo già scritto e non ci resta che seguirne gli sviluppi.
Prendiamo nota, poi, della manifestazione indetta dal circolo cittadino del Partito Democratico per mercoledì 20 alle ore 12 in piazza Vittorio Veneto. Il segretario Mariateresa Fragomeni e i militanti del Pd sidernese manifesteranno per denunciare l’emergenza rifiuti e per richiedere, contestualmente, la riduzione del 50% della Tarsu dovuta dai cittadini per il 2012. La ratio della richiesta è semplice: la spazzatura non viene raccolta e i cittadini non possono pagare per intero un servizio assolutamente carente e inadeguato ai normali standard qualitativi in uso.
Il movimento Siderno Libera – Progressisti per l’Unità, poi, va oltre, proponendo una class action, una causa collettiva per ottenere il rimborso della Tarsu, per ottenere, come si legge nel manifesto diffuso dal movimento con a capo Sandro Siciliano “risarcimento economico e morale per i cittadini” e “stimolo per le amministrazioni ad affrontare e risolvere seriamente il problema, altrimenti potrebbero crearsi in tempi brevi significativi danni erariali”. Siderno Libera spiega che “In via amministrativa, può essere chiesta la riduzione della Tarsu ai sensi dell’articolo 59 commi 4 e 6 del Decreto Legislativo 507/93 che prevede, nel caso di carente prestazione del servizio, o effettuato in grave violazione delle prescrizioni relative alla frequenza della raccolta, la riduzione del 60% o addirittura la sospensione del tributo. In caso di diniego, si possono adire gli organi competenti”. E prima di chiudere il manifesto col brocardo “Notoria non egent probatione”, gli esperti di diritto che hanno compiuto lo studio commissionato da Siderno Libera ricordano altresì che “Si può agire anche con citazione al Giudice di Pace, chiedendo la condanna del Comune ed eventualmente dell’azienda appaltatrice del servizio di raccolta rifiuti, al risarcimento del danno subito dal cittadino, deducendo la lesione del diritto alla salute”.