di Simona Ansani
ROCCELLA JONICA – Manifesteranno lunedì 18 marzo a Reggio Calabria i lavoratori Lsu – Lpu di Roccella Jonica, per chiedere alla Regione di intervenire per sanare quanto si è determinato a seguito della recente sentenza della Corte Costituzionale, che mette a rischio il proseguo delle loro attività.
È quanto a dichiarato l’Assessore al Personale del Comune di Roccella, Vittorio Zito, «aderiamo convintamente a quanto deliberato dai Sindaci della Locride nella recente riunione tenutasi a Siderno, ma perché siamo convinti che quelle ragioni debbano essere sostenute da tutte le comunità locali che beneficiano dell’impegno di questi lavoratori. Molti dei servizi che tutti noi cittadini abbiamo a disposizione, dalla raccolta differenziata, allo scuolabus, dall’assistenza agli anziani all’assistenza scolastica ai bambini con difficoltà, sono erogati esclusivamente tramite il lavoro di Lsu e Lpu. Tutti i servizi comunali, anagrafe, ragioneria, ufficio tecnico e manutenzione, protocollo, polizia locale, cimitero, sono garantiti nei loro livelli di qualità, grazie alla presenza di questi lavoratori. Nessuno degli obiettivi di buona amministrazione di cui beneficiano i cittadini di Rocccella avrebbero potuto essere raggiunto senza questo supporto».
L’originaria funzione del rapporto tra amministrazioni locali e Lpu – Lsu è oggi stravolto. «Non è l’amministrazione che sostiene questi lavoratori – precisa l’Assessore Zito – con un intervento economico a fronte di un impegno che abbia valenza sociale». Sono ormai loro che, attraverso la loro professionalità, sostengono le attività dell’amministrazione e, per questo tramite, i bisogni della comunità. Ancora oggi si parla di sussidio per indicare la retribuzione che spetta ai lavoratori mensilmente, quando dovrebbe essere dato il nome di stipendio. «A loro chiediamo impegno – sostiene Vittorio Zito – da loro abbiamo servizi, ma non li riconosciamo per ciò che sono. Crediamo fortemente che quanto stia succedendo non può, quindi essere considerato un problema degli Lsu – Lpu, ma che sia un problema di tutta la nostra comunità e di tutta la Calabria. E come tale non possa avere soluzioni tecniche, ma solo soluzioni politiche che nel rispetto di principi generali del diritto del lavoro e delle regole nazionali e comunitarie di governo della Pubblica Amministrazione, individuino i percorsi legislativi per mettere ordine alla problematica. Non capiamo – prosegue – come ciò sia stato possibile per le quote latte, le cui sanzioni non vengono pagate dagli allevatori leghisti padani ma da tutti noi e ci sono costate più di 3 miliardi di euro secondo le stime della Corte dei Conti, mentre non sia possibile per mettere ordine alla problematica Lsu – Lpu. Per queste ragioni saremo presenti con la massima espressione della comunità di Roccella, il sindaco Giuseppe Certomà, a fianco dei lavoratori».