di Redazione
SIDERNO – L’istituto comprensivo “Bello – Pedullà – Agnana” oltre la didattica tradizionale nel corso dell’anno ha previsto dei “pit – stop”, tipico gergo automobilistico per intendere una fermata, in questo caso dei “fermi” al programma tradizionale per dare spazio e un respiro più ampio alle attività interdisciplinari, aperte ad un confronto con il territorio.
Il primo “pit – stop” arrivato a termine in questo mese di novembre è stato quello sulle attività di educazione ambientale ed alimentare dal titolo “Le Vie del Vino”.
Le lezioni hanno coinvolto gli studenti delle scuole medie e, in particolare, i ragazzi dell’ultimo anno, con ore dedicate al tema e approfondimenti collegati alle varie specifiche di questo settore, partendo dalla problematica legata al consumo di alcol tra i giovani, anzi i giovanissimi, portando anche delle esperienze vissute in prima persona, analizzando e studiando i vari tipi di bevande alcoliche più comuni e commercializzate nei locali da loro frequentati, fino a costruire un vero e proprio database delle stesse.
Partendo dal vino la riflessione si estesa a tutte le bevande alcoliche arrivando alla consapevolezza di doverle assumerle in modo responsabile. Ma il vino è un mondo con delle prospettive e delle opportunità ancora non del tutto sviscerate. I ragazzi sono stati messi a conoscenza anche delle tante potenzialità, nello specifico a livello lavorativo che il vino può offrire.
Ospitati nella sala dell’Ymca i ragazzi a conclusione del percorso hanno ascoltato e si sono confrontati con due agenti della Polizia di Stato, un agronomo e un sommelier dell’AIS, Associazione Italiana Sommelier, presente sul territorio con una Delegazione, quella della Locride – Piana di Gioia Tauro, attiva da anni con i propri soci e con le tante attività svolte, ognuno nel proprio campo, hanno spiegato nello specifico il rapporto con il vino, dall’aspetto conviviale, a quello lavorativo e al suo uso, consumo e abuso.