di Ilario Balì
CAULONIA – Doveva essere il fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva sul territorio. Rischia invece di aggiungersi alla già vasta categoria delle grandi incompiute. Il nuovo centro sportivo di contrada Vasì a Caulonia, salvo al momento improbabili colpi di coda, resterà un sogno per molti.
LA CITTADELLA Il progetto prevedeva la realizzazione di un campo di calcio in erba sintetica, la costruzione dei nuovi spogliatoi, di una nuova tribuna coperta e di un nuovo palasport da 400 posti. Una mini-rivoluzione per una cittadina dalla grande tradizione sportiva in varie discipline.
AL RIBASSO L’appalto dei lavori dell’opera, fortemente voluta dall’ex assessore provinciale allo sport Attilio Tucci, è stato assegnato nel gennaio 2014 ad una ditta del soveratese con un ribasso del 30% rispetto al finanziamento di 1 milione e 150 mila euro. Le ruspe al vecchio “Dicone” fanno il loro ingresso a giugno dello scorso anno. Ma i lavori, che sarebbero dovuti durare 5 mesi (150 giorni), procedono a rilento dall’inizio.
LO STOP 4 aprile 2015. A contrada Vasì il tempo sembra essersi fermato nel giorno del Caracolo. Degli interventi previsti, ad essere stato ultimato solo il rettangolo di gioco. La struttura che dovrebbe ospitare gli spogliatoi è uno scheletro. I pannelli della recinzione sono mimetizzati tra la fitta vegetazione sul retro della vecchia tribuna. Del palasport neppure l’ombra. L’invio di una perizia di variante da parte del Comune al Coni (e la richiesta di 300 mila euro) per interventi non previsti dal progetto originario ha causato uno stop lungo quasi un anno e destinato a durare ancora.
LA COMMISSIONE L’8 giugno 2014 viene istituita una commissione straordinaria (espressione del Consiglio comunale, della Provincia e delle associazioni sportive). A un anno dalla sua istituzione il consigliere di minoranza Attilio Tucci ha annunciato le proprie dimissioni nel corso di un recente Consiglio comunale. «La commissione è stata creata su mia proposta – aveva ribadito – ma ha fallito nell’intento. Non sono assolutamente d’accordo su come è stato gestito l’intero impianto progettuale». Dal canto suo l’assessore provinciale Pier Francesco Campisi, contattato telefonicamente da Lente Locale, ha confermato di «Non essere mai stato invitato alle riunioni della commissione».
LA SPERANZA Intanto c’è una squadra, il Caulonia, per il secondo anno consecutivo costretta a disputare in trasferta le proprie gare casalinghe. I ragazzi allenati da Luciano Scidà si stanno comportando discretamente bene nel girone B del campionato di Promozione, con il chiaro obiettivo di centrare un posto nella griglia play off. Secondo indiscrezioni trapelate il club del presidente Squillace starebbe intavolando un dialogo con interlocutori istituzionali al fine di rendere omologabile quantomeno il campo da calcio per poter far disputare in casa le partite del girone di ritorno. La strada però è tutta in salita.