di seguito gli attestati di solidarietà pervenuti all’indirizzo dello Sporting Locri dopo la clamorosa decisione di cessare l’attività
«Assistiamo all’ennesimo atto vile ed intimidatorio , ad opera di ignoti, a danno di cittadini calabresi impegnati per il riscatto del nostro territorio.
Ad essere colpita questa volta è la società della Sporting Locri ,Squadra di calcio femminile impegnata nella serie A nazionale , ed in particolare il presidente Ferdinando Armeni vittima di minacce e del danneggiamento della propria auto .
Esprimo la mia vicinanza e quella dell’intero Consiglio Regionale della Calabria alla dirigenza , alle atlete , alla comunità locrese ed in particolare al Presidente Armeni che quotidianamente si battono per l’affermazione di quei sani valori che da sempre hanno trovato nello sport un messaggero di Pace e di Fratellanza.
A giorni saremo a Locri per incontrare l’intera Società ed il suo presidente».
Arturo Bova – consigliere regionale
«Nella qualità di Sindaco ed a nome di tutta l’Amministrazione Comunale esprimo vicinanza allo Sporting Locri per quanto verificatosi nelle ultime settimane.
Le strane ed atipiche minacce, perpetrate ai danni dell’importante sodalizio sportivo cittadino, che sembrerebbero per le modalità provenire dalla mente contorta di qualche soggetto psicopatico o qualcuno invidioso degli importanti risultati sportivi raggiunti dallo Sporting, hanno, non solo turbato il sano ambiente sportivo creato negli anni dai intorno allo Sporting, ma mortificano l’intera città con il rischio che la comunità locrese venga, ancora una volta, criminalizzata per il malsano comportamento di una sparuta e ridicola minoranza che, nel caso specifico, potrebbe anche non provenire da quegli ambienti criminali che, per anni, hanno tenuto in ostaggio la città ed oggi sono stati emarginati grazie agli importanti risultati raggiunti dalle forze dell’ordine e dalla magistratura.
Pertanto, pur comprendendo e condividendo la preoccupazione dei Dirigenti e delle atlete dello Sporting, come già fatto nei giorni scorsi, rinnovo l’invito a soprassedere dall’idea di ritirare la squadra dal massimo campionato nazionale.
Tale determinazione sarebbe un errore gravissimo ed andrebbe ad assecondare l’assurdo desiderio di qualche balordo che, evidentemente, ha deciso di impegnare il proprio tempo andando ad infastidire chi, con impegno e passione, opera nel mondo dello sport e del sociale con il solo obiettivo di far crescere la città facendone emergere il vero volto positivo e solidale.
Da Sindaco e socio fondatore dello Sporting Locri rinnovo solidarietà ai dirigenti ed alle loro famiglie, reiterando affetto e vicinanza con l’invito a non disperdere l’importante realtà sportiva creata negli anni con sacrificio, impegno e passione».
Giovanni Calabrese – sindaco di Locri
«“Solo la stupidità può presumere di tagliare le robuste radici che legano Locri con le varie espressioni sportive del suo territorio. In questo senso leggiamo le minacce che sconosciuti, nei giorni scorsi, hanno indirizzato ai vertici dello ‘Sporting Locri’, sodalizio che partecipa al campionato nazionale di serie A di calcio a 5 femminile”.
Giuseppe Raffa, presidente della Provincia, nell’esprimere incredulità, sconcerto e rabbia per l’episodio, invita “tutte le componenti del sodalizio ionico a proseguire la fantastica esperienza che rappresenta un valore aggiunto nell’opera di ricostruzione della vera immagine della nostra terra. Esprimo vicinanza alla società e alla componente femminile che è la vera protagonista di questa grande realtà socio-sportiva e, al tempo stesso, rivolgo l’invito alla civilissima Locri a continuare a non avere timore nel condannare questo gesto, riconducibile all’idiozia o ad altre espressioni occulte che vorrebbero riportare indietro le lancette dell’orologio della nostra storia. I valori dello sport non temono le minacce ma l’indifferenza di chi decide di subire passivamente questi episodi che provocano emarginazione e impediscono la crescita delle nostre comunità”».
Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria
“La notizia della chiusura della Sporting Locri, Squadra di calcio femminile impegnata nella serie A nazionale, è un brutto colpo ad un territorio complesso e aspro, dove chi non si arrende alla prepotenza mafiosa e combatte quotidianamente all’insegna dei valori della solidarietà e dell’altruismo ha bisogno di essere sostenuto”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico, on. Ernesto Magorno nell’esprimere solidarietà alla società di Locri ed in particolare il presidente Ferdinando Armeni vittima di minacce e del danneggiamento della propria auto. “Alle atlete, ai dirigenti della squadra e a tutta Locri va tutto il mio sostegno, e quello dell’interno Partito democratico affinché, presto, questa bella realtà possa tornare a dare lustro al territorio – dice ancora Magorno -. Sarò al fianco del presidente della Commissione antimafia calabrese, Arturo Bova, nella visita che terrà nei prossimi giorni a Locri. Quanti operano in settori come lo sport e lavoro accanto alle giovani generazioni per radicare ogni giorno il seme della cultura della legalità e della trasparenza attraverso valori sani, come la fratellanza che si alimenta dello spirito di squadra, compiono un meritorio impegno sociale che deve essere tutelato”.
Ernesto Magorno – segretario regionale Pd
” Il movimento LocRinasce nell’apprendere l’inaspettata decisione della società dello “Sporting Locri”di sospendere con effetto immediato ogni attività, manifesta alla stessa piena ed incondizionata solidarietà in quanto i ripetuti atti intimidatori perpetrati nei confronti di dirigenti e dello stesso presidente Ferdinando Armeni, alla base del sofferto provvedimento, sono motivazioni che sconcertano!
Per colpa di chi si illude di imporsi con la violenza, viene meno una realtà sportiva che per organizzazione, serietà di conduzione, risultati, si era ormai conquistata la simpatia e la vicinanza degli sportivi del comprensorio.
LocRinasce auspica sollecite risposte da parte delle forze dell’ordine, tali da ridare tranquillità all’intera comunità e soprattutto alle persone coinvolte”.
Il coordinatore di LOCRINASCE Roberto Filippone
Gesti intollerabili quelli riservati in questi giorni ad alcuni dirigenti dello Sporting Locri, entusiasmante e valida realtà sportiva della Calabria intera. Una realtà che, come sottolineato anche dalle compagne Enza Bruno Bossio e Federica Roccisano, contribuisce ad offrire un’immagine positiva di Locri e della Calabria, fuori dai tradizionali luoghi comuni che affliggono la nostra regione. Insinuare la paura in una comunità viva ed effervescente come la nostra diventa un’inaccettabile ferita ad ogni cittadino libero, la dignità di un intero paese non può essere messa in discussione e mortificata dalla follia di pochi disperati incoscienti che, pur di scatenare sentimenti di paura e timore utili a qualche incomprensibile e deprecabile fine, agiscono da vigliacchi.
Ritengo che lo Sporting Locri debba continuare senza tentennamenti il suo cammino sportivo e sociale e che i dirigenti possano essere messi in condizione di rappresentare un esempio di resilienza, in una terra per troppo tempo vittima della più tragica delle paure ed oggi consapevolmente protagonista di un percorso di cambiamento che la vede al centro di una nuova realtà sociale e culturale. In tal senso, è importante sottolineare la rassicurante tempestività di intervento del Prefetto di Reggio Calabria che ha già predisposto un’audizione presso il Cosp per i dirigenti. Al fianco delle istituzioni, ne sono certa, ci sarà tutta la comunità locrese, vittima tanto quanto la squadra dei gesti intimidatori indirizzati ai dirigenti e non carnefice come qualche distratta riflessione vorrebbe farci credere in queste ore.
Sia questa un’occasione di riflessione per la nostra città, a tutela della propria immagine sociale, lo dico a gran voce soprattutto agli amministratori cittadini a cui lancio l’idea di un consiglio comunale aperto al PalaSport. La discussione ed il confronto siano il mezzo attraverso il quale ripartire tutti insieme. Non lasciamo che Locri diventi facile bersaglio della superficialità e, soprattutto, non permettiamo che una realtà importante come quella dello Sporting Locri ceda il passo alla paura.
Barbara Panetta,
segreteria provinciale del Partito Democratico di Reggio Calabria
“Esprimo la solidarietà del circolo del Partito democratico di Locri alla squadra di calcio femminile dello Sporting e alla sua dirigenza, che hanno subito minacce gravi al punto da indurre il presidente Armeni ad assumere la sofferta decisione di porre fine all’attività del club”. Lo dichiara il segretario del PD locrese, Giuseppe Fortugno, che aggiunge: “Nonostante i vertici della società siano irremovibili, noi siamo convinti che debbano andare avanti nella consapevolezza che tutte le persone perbene di questo territorio, le istituzioni e le parti sane della nostra comunità stanno dalla parte dello Sporting, una realtà che ha tenuto alto il nome della città e di tutta la Locride in tutta Italia nel massimo torneo femminile di calcio a 5. Siamo consapevoli di quanto sia difficile andare avanti in queste condizioni – aggiunge Fortugno – ma proprio la funzione sociale di questa squadra impone uno sforzo di tutti noi per fare quadrato attorno allo Sporting e non cedere dinanzi alla violenza di minacce che ci offendono innanzitutto come cittadini. Una bella favola sportiva come questa non può finire – conclude – ma va sostenuta e supportata per proseguire l’azione di riscatto sociale della nostra comunità che viene portata avanti anche attraverso lo sport”.
Labecom Comunicazione
“Esprimo la massima solidarietà all’Asd Sporting Locri per il vile atto intimidatorio ai danni del presidente della societá, l’ultimo di una serie, che hanno portato la dirigenza a ritirare la squadra dal campionato.”
È quanto dichiara la deputata calabrese di Forza Italia Jole Santelli.
“Un gesto che mortifica l’intera Calabria e chi attraverso lo sport si impegna da tempo per il riscatto di un territorio troppo spesso criminalizzato a causa di comportamenti che non rappresentano assolutamente la comunità locrese e su cui è importante fare chiarezza.
Alle giocatrici, ai dirigenti e a tutti i sostenitori va la nostra vicinanza e l’invito ad andare avanti perché i sogni di ognuno di noi valgono molto più di vili intimidazioni.”
on. Jole Santelli – coordinatore regionale Forza Italia
“C’è di che rimanere davvero sbigottiti dopo la diffusione della notizia che una squadra di calcio femminile di Locri è stata intimidita in maniera così grave da rinunciare persino a proseguire il campionato”.
Lo afferma in una dichiarazione il Presidente del Gruppo Consiliare di Forza Italia alla Regione Calabria, Alessandro Nicolò. “Arrivare a forme così gravi di minacce – prosegue Nicolò – contro una compagine di ragazze che da oltre un lustro onora lo sport e la Calabria è un gravissimo sintomo di malessere civile che va analizzato e combattuto con determinazione. Intimidire lo Sporting Locri non è questione che possa riguardare la dirigenza di quella società e soltanto le ragazze impegnate nell’attività agonistica – sottolinea Alessandro Nicolò – ma è qualcosa che offende e colpisce in fondo il modo di vivere le relazioni sociali, la libertà di ognuno e di tutti. Per tali ragioni, e lo dico in maniera scevra da ogni interesse così detto politico, da cittadino, è necessario riportare nel suo alveo naturale una vicenda che rischia non solo di produrre effetti pericolosi per la sicurezza delle atlete e dei dirigenti, ma ripropone uno scontro di civiltà di cui in Calabria non se ne sente proprio il bisogno. Mi auguro che chi abbia posto in essere tali intimidazioni rifletta e desista da un disegno, quale esso sia, che alla fine porterà solo ulteriore diffidenza verso la nostra terra contribuendo così ad accreditare un’immagine della Calabria come regione persa e senza possibilità di redenzione”.
Alessandro Nicolò – Presidente gruppo consiliare Forza Italia Regione Calabria
Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani esprime la sua solidarietà alle ragazze della squadra femminile di calcio a cinque di Locri ed apprende con rammarico la decisione della società di smettere di giocare e sciogliere il gruppo. Lo sport è vita, libertà e cultura, specialmente in aree depresse. Anche attraverso lo sport, si riesce ad incidere e a lasciare un segno nella lotta alla disaffezione civica. Facciamo appello alle autorità più eminenti della società civile e dello Stato affinché si ripristini un clima sereno al più presto possibile.
Sulle recenti minacce al dirigente e presidente della squadra di calcio a cinque femminile dello Sporting di Locri, Ferdinando Armeni, deciso a lasciare e quindi a cedere anche a titolo gratuito la società perché particolarmente scosso dal fatto, nonostante la vicinanza di tutto il mondo sportivo, compreso quello nazionale, il presidente di Confesercenti Calabria, Antonino Marcianò, nell’esprimere la propria vicinanza e quella di tutta la categoria che rappresenta, si esprime così. “Noi che facciamo della legalità una ragione d’essere, vorremmo dare il nostro contributo, il nostro sostegno. Ci auguriamo che la befana, nella calza, porti il regalo della tranquillità, del ritorno sui suoi passi del presidente della squadra di calcio femminile”. “Vogliamo testimoniare ed essere vicini a questa squadra – aggiunge il presidente di Confesercenti Calabria – e, partendo da questo triste episodio, vorremmo trasformarlo in positivo utilizzando queste ragazze come segno di riscossa e di opposizione a questi fenomeni di intolleranza”. Nell’evidenziare la necessità di non generalizzare, ne scherzare con questo tipo di fenomeni, che non giovano all’intera Calabria, il presidente Antonino Marcianò, nel ricordare anche le recenti minacce ai giornalisti Alessia Candito del Corriere della Calabria, Francesco Mobilio, giornalista de Il Quotidiano, e Pietro Comito, direttore dell’emittente LaC, ritiene sia utile “un confronto ed un dibattito aperto con tutti. Se ci sarà un consiglio comunale aperto, ben venga. Ma – mette in guardia il Presidente – occorre andare oltre gli impegni formali, servono azioni concrete. Perché se anche lo sport viene colpito da un fenomeno per il quale tutti in questi anni ci stiamo battendo per sconfiggerlo, allora è finita per la Locride e per la Calabria. Perché questo testimonia che a nulla valgono i proclami, gli impegni. Bisogna essere fermi e decisi al di là delle formalità e dei proclami – conclude il presidente Antonino Marcianò – perché altrimenti resteranno vani anche gli appelli del vescovo che ha fatto a Natale, quando raccomandava di superare lo stato di povertà e di disagio che coinvolgono tantissime famiglie. Speriamo si tratti solo di una bravata ma resteremo sempre vigili e pronti a dare un contributo concreto affinché questa vergogna venga cancellata da azioni che possano dare il senso del riscatto di una intera popolazione”.
Musica indipendente italiana in campo per lo Sporting Locri, la squadra di calcio a 5 femminile costretta a ritirarsi dal Campionato per le ripetute intimidazioni rivolte ai suoi dirigenti, ora sotto scorta perche’ gli artisti indipendenti legati al Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti, organizzato da Giordano Sangiorgi (www.meiweb.it) , che si tiene ogni anno nel primo week end di ottobre a Faenza, e il progetto umanitario Rezophonic (www.rezophonic.com) , promosso da Mario Riso, con la sua squadra di calcio ha deciso di andare a giocare in Calabria l’anno prossimo per manifestare tutto il suo appoggio al club e alle sue atlete vittime di minacce. Anche la squadra di calcio dei musicisti indipendenti, organizzata dal Mei da Rezophonic ha deciso di sfidare in una partita la squadra femminile di Locri, vittima di vili minacce, per manifestare la propria solidarietà, insieme a quelle del mondo delle istituzioni e dello sport che è giusto e doveroso che si facciano sentire in modo forte e deciso affinche’ minacce e intimidazioni di ogni genere vengano isolate e punite.
MEI-Meeting delle etichette indipendenti