di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – E’ stato un San Silvestro amaro quello di Gioiosa Ionica. Poco prima dell’ora del cenone di fine anno, infatti, ignoti delinquenti hanno dato alle fiamme due automezzi compattatori di rifiuti solidi urbani che servivano per la raccolta e lo smaltimento della spazzatura indifferenziata.
Un’attività, quella della raccolta e smaltimento di rifiuti, che da un paio d’anni era stata reinternalizzata dall’amministrazione Fuda, che aveva deciso di toglierla alle ditte esterne (comprese le società partecipate) per realizzarla con mezzi e personale proprio, con conseguente risparmio per le casse del Comune.
I mezzi, che al momento del vile gesto erano parcheggiati nel deposito comunale, erano stati acquistati di seconda mano pochi mesi dopo l’insediamento dell’amministrazione Fuda ma erano perfettamente funzionanti, tanto da garantire la raccolta e il conferimento presso l’impianto di trattamento dei rifiuti di Siderno di una quantità giornaliera fino a 12 tonnellate, nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, occupando i nove addetti dell’ufficio tecnico – reparto esterno.
Il gesto, dal chiaro tenore intimidatorio, giunge a meno di un mese da un altro grave attentato che colpì, lo scorso sei dicembre, il sindaco Fuda e si suoi familiari, quando alcuni proiettili raggiunsero le auto del primo cittadino e della sua compagna.
Segno, evidentemente, che alla delinquenza dà molto fastidio questa amministrazione comunale che combatte gli abusi e l’evasione tributaria, e pratica la legalità vera e concreta, e non quella parolaia, urlata e saltellante.
Agli amministratori onesti e laboriosi come quelli di Gioiosa Ionica vanno, invece, la vicinanza delle forze democratiche – tra i primi a portarsi nel luogo dell’incendio anche il capogruppo di opposizione in consiglio comunale Riccardo Modafferi – e della società realmente civile della quale siamo orgogliosi di far parte.
Nelle prossime ore è previsto un vertice di maggioranza dal quale potrebbero scaturire iniziative tese a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sulla gravità di gesti come quello perpetrato ieri sera.
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