(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Seconda giornata di sciopero per i dipendenti di Siderno Ambiente, questa volta però la location della manifestazione di protesta non è stata più la sede del depuratore consortile sito a Siderno, bensì il Comune di Locri; dalle prime ore del mattino infatti, i 3 dipendenti si sono dati appuntamento dinanzi all’Ente, in attesa di incontrare il commissario straordinario Francesca Crea per esporle un disagio che si protrae da lungo tempo, una vicenda che ha davvero superato ogni limite di sostenibilità per fronteggiare ad esempio, come rimarcato dai due operai, anche il pagamento delle bollette, i quali come vuole la prassi sono stati puntualmente invitati a farlo dalle cartelle esattoriali di Equitalia.
Presente questa mattina anche il legale dei lavoratori, l’avvocato Piero Galluzzo, il quale fin da subito ha sottolineato al viceprefetto l’estrema delicatezza della questione e di come una volta proclamato lo sciopero con il dovuto preavviso, avessero conseguentemente chiesto un incontro con il prefetto non tanto per il pagamento degli stipendi, quanto per la mancanza di fondi per la gestione dell’impianto. La società, guidata dal presidente Giovanni Gattuso, anticipò circa 7 milioni di euro per realizzare l’impianto tuttavia i Comuni non hanno ancora corrisposto alla stessa il capitale anticipato nè tantomeno le somme della gestione. Illo tempore la società inviò una diffida ai Comuni perchè si assumessero l’incarico di gestire autonomamente l’impianto, un impegno non perseguito da loro, tant’è che la Siderno Ambiente continua ad occuparsi dell’impianto a credito. <<Sia la raccolta dei rifiuti- ha commentato la dottoressa Crea- sia la depurazione- rappresentano dei servizi essenziali, prioritari rispetto ad altre spese interne. E’ vero, non sono abbastanza i 5mila euro che abbiamo dato, anche alla Locride Ambiente abbiamo pagato una sola mensilità. Non abbiamo soldi in cassa, purtroppo più di 230mila euro sono andati direttamente per il pagamento dei mutui, di cui 4mila euro anticipati dal tesoriere. Sono mortificata per non aver liquidato la somma complessiva di 40mila euro>>. L’avvocato Galluzzo ha poi precisato che, nonostante la depurazione sia a livello regionale e non solo dei Comuni consorziati, quest’ultima non è intervenuta in alcun modo, (sebbene fosse stata messa al corrente dello sciopero), chiedendo al contempo come mai il prefetto non abbia convocato un tavolo di concertazione con tutte le parti per risolvere definitivamente l’annosa questione, considerato che già la società aveva fatto un’analoga richiesta. Per di più, con l’estate quasi alle porte, c’è il serio pericolo che i fanghi possano inquinare il mare, un aspetto che interessa fortemente la zona jonica.<<Il mio impegno- ha poi aggiunto la Crea- sarà adottare un provvedimento straordinario (in accordo con l’ufficio ragioneria) con i nostri mezzi, non ero al corrente che entro questo mese si sarebbero dovuti contrarre i pagamenti dei mutui, pur sapendo di essere in difficoltà con il pagamento degli stipendi. Per marzo confidavamo di poter avere una prima tranche del fondo di rotazione, il decreto ministeriale deve ancora essere registrato alla Corte dei Conti, perciò dobbiamo attendere un altro mese, un ritardo che non è dipeso certamente da noi, un supporto che avrebbe notevolmente alleggerito la situazione delle casse comunali>>. Nelle prossime ore, sapremo se il Comune di Locri potrà effettuare un nuovo mandato di pagamento, nel frattempo il legale Galluzzo si è mobilitato verso un altro tentativo “personale”, chiedendo a Giovanni Gattuso la possibilità di poter anticipare almeno una mensilità, in virtù delle imminenti festività pasquali. Un’anticipazione che, come riferitoci da Galluzzo, il presidente della società del depuratore consortile tenterà di liquidare: <<Ha lasciato aperto uno spiraglio, già altre volte lo ha fatto con assegni del suo contocorrente e non di quello della società dimostrando la sua sensibilità, avendo ricevuto la garanzia dai Comuni che a breve avrebbero erogato una parte delle somme spettanti>>. Intanto, lo stato di agitazione proseguirà fino a venerdì, tenuto conto che il Comune di Siderno non ha (almeno fino ad oggi), versato i 20mila euro, di cui 7mila occorrono solo per regolarizzare il Durc.