di Adelina B. Scorda
BIANCO – Siamo abituati a sentire parlare di malasanità, di assenza di servizi e precarietà quello di cui non sentiamo mai parlare, o perlomeno poco spesso, è la presenza di quelle attività o eccellenze che compongono la parte belle, buona e sana di questa Locride. Situato in un punto logistico strategico per distanza è il centro riabilitativo, nato nel 2006 ma che opera fattivamente sul territorio locrideo sotto forma di cooperativa dal 1996, la Medical & Psichology.
Un impegno rivolto ai minori con progetti impegnativi come ad esempio la ex legge 216 rivolta ai giovani a rischio di devianza sociale, ‹‹un progetto spiega Francesca Tomasello psicologa del centro – elaborato con l’ex ministero di grazia e giustizia con il quale gestivamo dei centri d’aggregazione dove facevamo attività laboriatoriale sia nel comune di Bianco che nel comune di Africo, poi abbiamo lavorato con la legge 285 emanata dal ministro Turco, con la quale abbiamo elaborato progetti a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, insieme ad altri undici comuni di cui Bianco era il comune capofila, un progetto gestito anche con la collaborazione delle scuole del comprensorio››. Un team, un gruppo di professionisti autoctoni, supervisionato dallo sguardo attento del direttore sanitario, Caterina Coluccio, che individuando le criticità di un territorio privo o carente di viabilità e trasporti ha inteso mutuare dall’America un progetto di riabilitazione domiciliare, il portage, programma portato avanti per ben cinque anni. Una vera svolta per questo territorio perché con questo programma ‹‹che abbiamo proposto alla ex Asl n. 9 e per il quale abbiamo avuto un finanziamento- spiega la Tomasello›› era l’equipe che si recava dal “malato”. Non s trattava di assistenza domiciliare ma di riabilitazione domiciliare che prevedeva la presenza dello psicologo, del fisioterapista e del logopedista. ‹‹un programma che ci consentiva di fare riabilitazione domiciliare con l’ausilio dei familiare che da noi mutuavano strategie e tecniche con cui gestire nella quotidianità sia gli aspetti fisioterapici che logopedici››. È stato anche questo un modo per essere attivamente presenti nel territorio consentendo, però alle persone che vivevano a molta distanza dal centro che all’epoca si trovava a Gallico di ricevere assistenza senza andare in contro a parecchi disagi. ‹‹Prima di poter aprire quella che oggi è la Medical & Psichology abbiamo vissuto e conosciuto il nostro territorio profondamente acquisendo anche capacità e competenze sempre più specifiche››. Un percorso che ha avuto la sua svolta nel gennaio 2006, quando il centro così come appare oggi riesce finalmente ad aprire, dopo ben 9 anni dalla presentazione del progetto (1997) e sette dal finanziamento con fondi Cipe. Il 2006 è l’anno in cui ma Medical & Psichology, centro terapeutico accreditato con il servizio sanitario italiano riesce a avere la sua sede fisica e una struttura organica nel centro di Bianco. Un centro terapeutico nato e costruito dalle tante eccellenze che sono presenti sul territorio il cui padre fondatore fu il pediatra Giuseppe Bagnato, scomparso qualche anno fa. Ci sono voluti anni prima che questa eccellenza presente nella Locride, forse a causa della farraginosa macchina burocratica che ha costretto la Medical & Psichology a un’infinità di documentazioni e certificazione, potesse aprire, ma dopo nove anni di prassi oggi il centro riabilitativo bianchese che insieme all’ex Afa-Reul rappresenta l’altro centro riabilitativo accreditato con il servizio sanitario nazionale, riesce ad assistere e curare più di cento ragazzi, offrendo un servizio riabilitativo che si fonda su tre moduli. Quello ambulatoriale che prevede 18 terapie pro-die, indirizzati a bambini piccoli con patologie psicofisiche medio gravi e comprendono logopedia, psicomotricità, terapia cognitivo comportamentale e fisioterapia, il modulo semiresidenziale prevede la terapia per ragazzi un po’ più grandi che hanno finito la scuola o vengono dopo la scuola e fanno attività di gruppo e laboratoriale. Si tratta soprattutto di casi con margini di recupero minori rispetto a pazienti di età inferiore a cui la patologia è stata, ad esempio, diagnosticata da poco e di conseguenza le possibilità di sviluppo sono maggiori. Ai ragazzi che usufruiscono del semiresidenziale sono indirizzate per lo più attività di gruppo, recite, attività di ceramica, giardinaggio, tutte quelle funzione che dovrebbero dovrebbe fungere in seguito anche da pre orientamento lavorativo, ‹‹anche se nel nostro territorio le possibilità d’inserimento nel mondo del lavoro per soggetti con handicap sono quasi nulle e la causa non è solo la mancanza di lavoro, ma soprattutto l’assenza di una mentalità adeguata, di una cultura integrante. Noi abbiamo dei ragazzi molto in gamba che potrebbero aprire una cooperativa, ristoranti, delle piccole attività, ma purtroppo non sono sostenuti socialmente e culturalmente in questo percorso, causando ovviamente nei genitori un profonda angoscia del domani. Infine c’è il modulo domiciliare, servizio che forniamo nel territorio della Locride che prevede un’assistenza terapeutica domiciliare, in base alla quale è l’equipe medica che si reca dall’utente. Modulo utilizzato per lo più con pazienti anziane o con problemi di immunodepressione. In questi mesi si è detto più volte e con un certo clamore che l’Afa-reul di Bianco fosse l’unico centro accreditato con il servizio nazionale nella Locride, affermazioni che se pur non dicono il falso omettono, con quell’unico, di specificare l’esistenza nello stesso territorio di Bianco di un altro centro che gode delle stesse possibilità dell’Afa e senza presunzione di sorta che offre moduli terapeutici più organici rispetto, non per maggiori capacità ma semplicemente per maggior numero di servizi terapeutici e non offerti. <<Una struttura che nonostante difficoltà economiche importanti non ha mai chiuso i battenti, – specificano – anche perché se lo avessimo fatto probabilmente ci avrebbero revocato l’accreditamento. Nei periodi di vacatio finanziaria abbiamo solo dovuto ridurre la frequenza delle terapie>>. Specificazioni non intendono esaltare niente e nessuno ma che vogliono cogliere e esplicitare l’importanza di dire con attenzione evitando di creare confusione.