di Antonella Scabellone
REGGIO CALABRIA- Slitta ancora la sentenza di secondo grado per l’omicidio del giovane imprenditore sidernese Gianluca Congiusta. La Corte d’Assisse d’Appello di Reggio Calabria, davanti a cui si sta celebrando il processo, conclusosi in primo grado con la condanna all’ergastolo di Tommaso Costa, ha infatti rinviato la causa al prossimo dieci aprile. In quella data vi saranno le repliche del Procuratore Generale Francesco Mollace, dopo le arringhe difensive conclusive di questa mattina degli avvocati delle parti.
Presenti in aula gli Avvocati Giuseppe Sgambellone e Geppo Femia per la famiglia Congiusta; Maria Tripodi per Tommaso Costa, e Leone Fonte per Giuseppe Curciarello, oltre ai procuratori delle altre parti, enti ed associazioni, che hanno deciso di costituirsi parte civile. Immancabile, anche questa volta, l’intera famiglia Congiusta, che ha seguito dall’inizio alla fine l’udienza durata circa tre ore.
I difensori si sono sostanzialmente riportati alle conclusioni già formulate, mentre il Procuratore Generale ha chiesto la conferma per i due imputati, Curciarello e Costa, della sentenza di primo grado.
Tommaso Costa, che risponde, oltre che dell’omicidio Congiusta, anche di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupecafenti ed estorsione, è stato condannato in primo grado all’ergastolo, mentre a Giuseppe Curciarello è stata inflitta una pena di 25 anni di carcere per i soli reati associativi.