di Adelina B. Scorda
Africo ha fatto la sua scelta, si costituirà parte civile in tutti i processi di mafia in cui il comune si riterrà parte lesa. Lo ha deciso il consiglio comunale durante l’assise convocata il 26 marzo in seduta straordinaria.
Un decisione significativa per invertire la rotta, che vuole mettere in risalto l’attenzione alla legalità e trasparenza, un gesto concreto per opporsi e contrastare quell’idea negativa che ha reso Africo uno dei simboli mafiosi della Locride. Un’etichetta che né l’amministrazione, né la comunità intendono più portarsi a dosso, un ulteriore passo in avanti , dunque nella difesa di quel nuovo volto che Africo intende darsi. Una concertazione quella che ha distinto l’assise comunale con ben altri tre punti all’ordine del giorno e che ha visto maggioranza e opposizione compatta nel voto unanime espresso per la modifica dello statuto comunale, che ha interessato la variazione obbligata della composizione della giunta comunale e del consiglio dopo la riduzione sancita dal ministero per le liste elettorali, per il programma triennale, 2013 – 2015 per la trasparenza e l’integrità e pèr la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani con un impegno di spesa quinquennale. Ma a denotare l’assise è stata l’impronta di unitarietà e dialogo costruttivo che ha unito maggioranza e opposizione in un piano comune per far risalire le sorti di Africo. Un intenzione che già il sindaco Versaci durante la precedente amministrazione ha espresso e attuato attraverso la promozione culturale e sociale. Presa a margine del consiglio, infine, la decisione di versare un contributo simbolico di cento euro per la realizzazione del monumento intitolato all’arma dei carabinieri in occasione del bicentenario della fondazione dell’ordine che si celebrerà il prossimo anno.