di Antonella Scabellone
SIDERNO- All’indomani dallo scioglimento del Comune di Siderno per infiltrazioni mafiose, nel palazzo municipale si respira un mesto clima di attesa. Non c’è il Commissario prefettizio Luca Rotondi, fuori sede per pregressi improrogabili impegni, né il suo vice Gullì. Voci di corridoio dicono che la triade che reggerà il Comune per i prossimi diciotto mesi è già pronta, ma arriverà in città non prima di martedì- mercoledì. Si vocifera che uno dei due Commissari venga dal nord e un altro da Catanzaro. Tra di loro ci sarebbe una donna. E quel che sembra certo è che Luca Rotondi andrà via.
Gli impiegati comunali appaiono un po’ disorientati: il Commissariamento per infiltrazioni mafiose è un’esperienza nuova, la prima nella storia di Siderno, e come tutte le novità crea attesa e un po’ di apprensione. Esiste un problema serio, quello dell’emergenza rifiuti, che desta tanta preoccupazione. Domani scade l’autorizzazione concessa dalla Regione di conferimento di 40 tonnellate giornaliere di immondizia nella discarica di San Leo. Grazie a questa possibilità, fortemente voluta dal Commissario Rotondi, oggi sulle strade delle città giacciono 150 tonnellate di rifiuti. Sono tante, ma sicuramente molte di meno rispetto alle 600 di una settimana fa, quando Siderno poteva conferire al massimo 30 tonnellate giornaliere e una mole spropositata di immondizia giaceva per le vie cittadine.
Anche Locride Ambiente sta facendo del suo, e dove possibile sta raccogliendo la differenziata e i medicinali scaduti in attesa che entro il mese di luglio venga appaltato il servizio alla ditta che si aggiudicherà il bando.
All’ufficio tecnico sperano che, chiunque verrà dopo Rotondi, riesca a garantire quanto meno gli standar raggiunti fino ad oggi nello smaltimento dei rifiuti, mantenendo le 40 tonnellate giornaliere che sarebbero fondamentali per contenere l’emergenza in attesa di soluzioni definitive.