Si tinge di giallo il campionato Amatori gestito dalla delegazione di Locri del comitato regionale Calabria Figc-Lnd. Dopo la partita tra Amatori Locri e Vavalaci Siderno, disputatasi al Comunale di via Cosmano lo scorso 6 gennaio, e vinta dai Vavalaci per due a zero, il Locri ha preannunciato ricorso, sostenendo che gli ospiti avrebbero schierato contemporaneamente un numero di “fuori quota” superiore a quello consentito dal regolamento.
Un ricorso che per il momento non permette di omologare il risultato del campo, che quindi rimane sospeso, come è facile leggere nell’ultimo comunicato ufficiale della delegazione di Locri della Figc-Lnd.
La società “Città di Siderno 1911”, meglio nota come “Vavalaci Siderno”, tuttavia, ha inteso manifestare il proprio pensiero sulla vicenda, affidandolo a un comunicato diffuso agli organi di stampa.
«L’Associazione – esordisce la nota – vuole spendere alcune parole in merito al ricorso presentato dagli Amatori Locri avverso la sconfitta subita il 6 gennaio u.s. Quanto al merito del ricorso, la Società si assume la responsabilità in ordine alla gestione della squadra in occasione della partita in questione, ma non intende con ciò rinnegare i valori etici e morali che, fin dalla sua nascita, ha messo in campo, primo fra tutti il senso di squadra.
L’ASD Città di Siderno 2011, per tutti “Vavalaci”, nasce come squadra di amici, per i quali le partite rappresentano innanzitutto un’occasione di divertimento fraterno.
Il regolamento, successivo alla nascita della società, prevede una limitazione nella composizione della squadra a soli due fuoriquota (con età compresa tra i 30 e i 35 anni).
La società, per non negare a nessun giocatore la possibilità di divertirsi e senza il proposito di ” imbrogliare” o “vincere ad ogni costo”, ha continuato a garantire a tutti i componenti della squadra, indistintamente, il diritto di partecipare alle varie partite, ritenendo che i valori di famiglia e lealtà all’interno del gruppo fossero ancora oggi alla base dello spirito amatoriale. Premesso ciò, questo gruppo – evidenzia il comunicato dei Vavalaci – non ha mai inteso mancare di rispetto a chicchessia all’interno del campionato amatoriale (avversari, regolamento ed istituzioni sportive in primis). Anzi, la nostra società si e’ sempre contraddistinta per la massima correttezza sportiva.
D’altro canto, agendo in maniera consuetudinaria, oggi si direbbe erroneamente, il gruppo ha seguito prima di tutto quello che era e rimarrà, entro i limiti sanciti dal regolamento, lo spirito fondativo della nostra aggregazione: divertimento, solidarietà e voglia di stare insieme. Pare, all’evidenza, che aver vissuto la nostra ultima partita, secondo il nostro credo, abbia potuto urtare, al di là dei precetti, la sensibilità del nostro vicino concorrente sconfitto sul campo. Ci si chiede, pertanto, se la stessa pretesa della squadra ricorrente, in caso, remoto, di risultato diverso, si sarebbe comunque manifestata!
In altre parole, è stata la sola sensibilità degli avversari volta alla applicazione rigida delle regole – si chiedono i Vavalaci – ad aver mosso il loro intento o, forse, il risultato della partita?
Questo messaggio rappresenta l’unico controricorso che la squadra dei Vavalaci si sente di dover spiegare…qualcuno più autorevole di noi amava dire : a ciascuno il suo!
Crediamo nelle istituzioni e, pertanto, la risposta più autorevole verrà solo da loro. Fiduciosi che lo sport – conclude la nota – vincerà sempre e comunque, ci dichiariamo pronti ad accettare ogni responso che il campo, con i suoi valori, ci consegnerà».
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Ciò che il campo ha dato nessuno lo puo togliere,in qualunque caso sono un VAVALACIO FIERO,gioco nella mia città,con amici della mia città, e lo faccio per divertirmi insieme a loro. Questo comunicato esprime in tutto il pensiero mio e di ogni mio compagno,facendo notare che il divertimento e lo sport vengono prima di ogni altra cosa…. per noi. Qualunque sarà il finale di questa storia,riguardo il comportamento dei vicini locresi a me (che sono un fuoriquota che non ha calcato il campo visto che è stato avvertito dagli avversari di non giocare che ero troppo giovane) viene in mente per questa situazione una sola parola: IMBARAZZANTE!
Non sono un “Vavalacio” di nascita,ma da molti anni faccio parte di della compagine della squadra amatoriale dei vavalaci, perché condivido in pieno i loro spirito ed i loro principi su come bisogna partecipare ad un campionato di calcio amatoriale,per questo motivo non giocherei in nessuna altra squadra che non siano i “Vavalaci”.Dopo aver visto Schettino tenere una lezione alla Sapienza sulla gestione del panico,non mi sono meravigliato quando ho saputo che la squadra di calcio amatori di Locri potesse fare ricorso per una partita persa in un campionato di calcio”AMATORIALE”.Che tenerezza…
Non sono un “Vavalacio di nascita, ma sono anni che gioco nella compagine dei “Vavalaci” perché condivido in pieno il loro spirito ed I loro principi su come interpretare e partecipare ad un campionato di calcio amatoriale,per questo motivo non giocherei in nessuna altra squadra che non siano I ” Vavalaci “. Dopo aver visto Schettino tenere una lezione alla Sapienza sulla gestione del panico, non mi sono meravigliato quando ho saputo che la squadra di calcio amatori di Locri potesse presentare un ricorso per una partita persa in un campionato di calcio”AMATORIALE “. Che TRISTEZZA. …