di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Si è classificato primo nella graduatoria nazionale, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Francesco La Cava” di Bovalino al progetto ASOC (A Scuola di Open Coesione) presentato questa mattina in una conferenza stampa aperta al pubblico, tenutasi presso l’aula magna dell’Istituto, a cui hanno partecipato il Consigliere provinciale Alessandra Polimeno, presidente della III commissione per le politiche sociali, Maria Antonia Belgio, presidente della commissione per i diritti umani e una delegazione di immigrati regolari, guidata dall’immigrato “storico” del paese, Raffaele, a Bovalino da 33 anni.
Un’esperienza che si ripete per il secondo anno consecutivo, l’Istituto La Cava, infatti, già lo scorso anno si è classificato decimo nella graduatoria nazionale attraverso un progetto di monitoraggio dei fondi relativi al Castello di Bovalino Superiore verificando che solo il 20 percento ne era stato utilizzato.
Questa mattina un gruppo di ragazzi delle classi quinte (Liceo Scientifico e Liceo Classico) coordinati dalle docenti Anna Costa e Maria Caterina Lo Giudice, hanno presentato le modalità e le finalità del progetto.
“A Scuola di OpenCoesione” è un percorso innovativo di didattica interdisciplinare rivolto alle scuole secondarie superiori e promuove principi di cittadinanza consapevole, attraverso attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici e l’impiego di tecnologie di informazione e comunicazione a partire dai dati aperti (open data) pubblicati sul portale OpenCoesione. Frutto di un accordo siglato nel giugno 2013 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca [MIUR] e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica [DPS]
Un progetto sperimentale sui temi dell’open government che nasce nell’ambito di OpenCoesione, la strategia di apertura e trasparenza sulle politiche di sviluppo.
Gli studenti dell’Istituto La Cava di Bovalino hanno scelto di monitorare i fondi strutturali che la Comunità Europea ha stanziato per i lavori di realizzazione del Centro Polifunzionale per l’accoglienza di immigrati regolari, per il quale risultava inizialmente speso il 40 per cento della cifra destinata, dato che si riferisca al mese di ottobre, ma secondo gli ultimi dati aggiornamenti forniti dalla triade commissariale in sede a Bovalino, sarebbe stato speso il 100 per cento del fondo.
Le finalità del progetto oltre a sviluppare nei ragazzi una maggiore coscienza civica e una maggiore conoscenza dell’assetto puramente tecnicistico del monitoraggio dei fondi consente di sviluppare un assettio collaborativo in grado di creare un ambiente culturalmente e socialmente stimolante, attraverso quel filo diretto che si concretizza fra scuola, unità territoriale e sociali.
In progetto si svilupperà attraverso cinque fasi principali: la progettazione, fase appena conclusa, l’approfondimento, l’analisi, l’esplorazione e il racconto, questo per capire quanti fondi sono stati utilizzati, le modalità, oltre che le tempistiche di realizzazione dell’opera.
Un team quello composto dai ragazzi delle classi quinta sezione A e B e da alcuni ragazzi della classe quinta del Liceo Classico suddiviso per ruoli con un project manager, degli analisti, blogger e designers.
Lo studio dei fondi impiegati per la realizzazione del progetto si è avvalso anche dell’aiuto del commissario prefettizio Alberico Gentile e della dirigente dell’ufficio tecnico Giuseppa Varbaro che hanno messo a disposizione di alunni e docenti il carteggio che riporta i dati, la planimetria e la relazione che accompagnano il progetto per il centro di accoglienza polifunzionale per immigrati regolari.
Il centro prevede un’aula per la formazione linguistica, educazione alla cittadinanza e formazione al lavoro. Qui verranno impartite lezioni di lingua italiana, presente anche un’area di aggregazione con postazioni internet, uno sportello per l’integrazione e l’inclusione socio amministrativa, infine lo sportello per l’orientamento al lavoro e il segretariato sociale.
“Noi ragazzi abbiamo deciso di occuparci di questo progetto perché, dopo aver esaminato la documentazione abbiamo non solo colto la valenza della tematica ma abbiamo ritenuto che per Bovalino fosse importante un progetto di questo genere. Fondamentale sarà la fruibilità del centro nel più breve tempo possibile, per consentire una maggiore integrazione, preludio anche di un maggiore sviluppo socio-culturale.
Un progetto quello elaborato dell’Istituto La Cava che grazie all’originalità di elaborazione proposta «raggiunge un altro importante risultato confermandosi come uno degli Istituti della nostra provincia più qualificati e qualificanti». Ha aperto con queste parole l’intervento la consigliera provinciale Alessandra Polimeno: «Il tema scelto – prosegue la Polimeno – per la partecipazione al progetto riguarda i principi di cittadinanza consapevole e promuovere questi momenti di partecipazione diretta, volta all’analisi delle scelte che un’amministrazione mette in campo può contribuire a valorizzare il ruolo e le competenze sociale dei nostri ragazzi che non sono soggetti passivi di una società preconfezionata, ma sono attore protagonisti di quello che sarà il loro e anche il nostro futuro».