di Antonella Scabellone
SIDERNO- Anche quest’anno la tradizione è stata rispettata. La “Svelata” sul Corso della Repubblica ha completato i riti della domenica di Pasqua in un clima gioioso di festa, nonostante tutti i problemi che in quest’ultimo periodo si sono abbattuti sul paese. Un bagno di folla ha fatto da cornice all’evento che riproduce l’incontro tra Cristo Risorto e la Madonna con l’intermediazione di San Giovanni. Si è notata, rispetto agli altri anni, la scontata assenza delle istituzioni politiche, ma non sono mancati i rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui in prima fila i carabinieri della locale stazione.
Quasi completo oramai il rinnovamento tra i membri della Confraternita che portano le statue in processione. Una sorta di “privilegio” antico che si tramanda di padre in figlio, con molti giovani che hanno preso il posto dei più anziani genitori. Per compiere il rito occorrono infatti braccia e gambe robuste, avvenendo la processione in diverse tappe, e in un tratto anche di corsa.
I punti di riferimento sono le due chiese, Portosalvo e Santa Caterina, da cui escono le statue di Cristo Risorto e della Madonna ammantata a lutto che procedono per direzioni opposte. A fare la spola tra le due la statua di San Giovanni che viene portata per ben tre volte (i c.d. viaggi di San Giovanni) di fronte alla statua della Madonna per avvertirla della resurrezione del Figlio e allo stesso modo di fronte a quella del Cristo per annunciargli che la Madonna lo sta attendendo. Infine, a metà strada, avviene l’incontro tra Gesù e la Madonna che vengono messi l’uno di fronte all’altra. Alla Madonna viene sfilato il manto nero e tra gli applausi scroscianti della folla appare finalmente in tutta la sua bellezza; dopodiché le tre statue vengono ricongiunte e portate in processione per le vie della città precedute dalla banda.
Un mix tra sacro e profano che, nonostante le antiche origini, mantiene ancora oggi tutto il suo fascino, considerate le migliaia di persone che ogni anno attira a Siderno.
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