RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Nel giorno del sedicesimo anniversario della morte di Bettino Craxi, voglio ricordarne la grande statura europea,in un giorno in cui gli attuali governati,Renzi in testa,vengono tacciati di inconsistenza dal Presidente della Commissione Europea, Juncker, che afferma di non avere interlocutori a Roma.
Per capire il ruolo che aveva l’Italia in Europa con Craxi Presidente del Consiglio,basta ricordare i lavori del Consiglio Europeo di Milano del giugno 1985,ove,praticamente fu approvata la revisione dei Trattati del 1957, con trasferimento di maggiori poteri all’Europa.Una proposta avviata qualche anno prima dal Parlamento Europeo,ispirato da Altiero Spinelli.
In quel Consiglio di Milano fu indetta,all’uopo,una conferenza intergovernativa che doveva condurre, l’anno dopo, all’approvazione dell’Atto Unico Europeo,il trattato, che a sua volta, portò a quello di Maastricht del febbraio 1992 e all’attuale UE.
A quell’ assise si giunse con l’Inghilterra,guidata dalla Thatcher,che riteneva di poter coinvolgere Francia e Germania su una propria proposta di Trattato, minimalista,che in pratica non avrebbe cambiato nulla rispetto al vecchia CEE,ma trovò sulla sua strada Craxi, che riuscì invece a mettere in minoranza la forte statista inglese,aprendo le porte all’Atto Unico,fortemente voluto dall’Italia.
Franco Romeo-capogruppo consiliare FI – Ardore