di pro loco Locri
E’ stata accolta da un folto pubblico, con una partecipazione sentita ed interessata, la prima serata della rassegna di poesia dialettale, organizzata dalla Pro Loco di Locri presso l’Aula Magna del Liceo di Scienze Umane e dedicata a Cola Napoli.
Straordinario personaggio dell’ottocento geracese, poeta estroso e irriverente, dotato di uno spunto satirico graffiante ed aggressivo, talvolta feroce, Cola Napoli ha raccontato un mondo difficile ed aspro, lacerato dalle difficoltà e dai contrasti, in cui le classi subalterne , diventando vittime della loro stessa insipienza, animavano un teatro di strada, nel quale il poeta alimentava a meraviglia la sua fantasia bizzarra e trasgressiva.
Fabio Mammoliti, presidente della Pro Loco, nella sua puntuale e circostanziata introduzione ha ricordato il lungo impegno culturale del sodalizio, che ha inteso esplorare da diverse angolature la ricchezza storica del nostro territorio, per risvegliare la coscienza di chi non ha definitivamente ceduto al disinteresse e all’inaridimento, offrendogli qualche motivo cui ispirarsi per trovare nuovi stimoli di elevazione, per un indispensabile ed indifferibile riscatto sociale.
SI è detta molto felice di ospitare un avvenimento culturale così seguito e coinvolgente la docente vicaria del Liceo di Scienze Umane di Locri, professoressa Girolama Polifroni, che ha confermato la premurosa accoglienza ed il coinvolgimento nel progetto di docenti ed alunni dell’Istituto.
Giovanni Favasuli, eccezionale fantasista ed interprete sanguigno e verace della poesia e del canto della nostra migliore tradizione, sul ritmo della sua chitarra ha introdotto il tema della serata con alcuni brani del suo affascinante repertorio.
Il coordinatore del progetto, professor Ugo Mollica, dopo una rapida considerazione sui contenuti dell’intero percorso, ha concentrato l’attenzione sul poeta geracese, i cui componimenti, ricchi di verve e di sapore, sono da considerarsi come altrettanti frammenti di storia, che, nelle parole sapienti del poeta, si staccano dal cucito del tempo, per diventare testimonianza viva ed eloquente di quell’epoca straordinaria. Essa,difatti, tra asprezze e contrasti, si avviava a regalarci avvenimenti fondamentali, come il passaggio dal Regno delle due Sicilie all’Italia Unita e, quì da noi, la lenta nascita in marina delle città di Locri e di Siderno.
Il professor Salvatore Futia, grande cultore di storia della nostra terra con diverse opere specifiche al suo attivo, commentando i versi di Cola Napoli ha posto in evidenza, con dovizia di riferimenti, sia l’efficacia e il realismo vivido del poeta, che i quadri storici di fondo di quei componimenti, suscitando grandissimo interesse tra i numerosi e competenti spettatori.
Ad avviare la declamazione dei testi di Cola Napoli, con perfetta intonazione ed intelligenza espressiva dei significati e delle allusioni, sono state due alunne dell’ Istituto, Simona Pezzano e Caterina Pizzata. Queste due alunne fanno parte del “Gruppo poesia dialettale”, che per la durata del progetto approfondirà la conoscenza del nostro vernacolo, in incontri preliminari di preparazione , che saranno curati da Jolanda Filocamo, Giuseppe Ambrogio ed Ugo Mollica.
Il professor Salvatore Futia ha manifestato una conoscenza profonda della poesia dell’ “incolto”, ma vigoroso e versatile poeta geracese, che era capace di descrivere, di rappresentare, di aggredire, di orchestrare raggiri , ma anche di comporre versi delicati ed immagini suggestive, con una forza di pensiero e di fantasia straripante.
Un incontro di grande sapore culturale, che ha sinceramente coinvolto e affascinato tante persone. Ed a proposito di sapore, alla fine dell’avvenimento il gruppo di lavoro “Assaggi”, orchestrato da Marcello e Maria Pezzano, a suon di scodelle e pignatte ha sfornato prelibate coppe di fagioli, ceci e cicerchie, condite con olio DOC ed innaffiate con” bianco e rosso di Broni”, per un gustosissimo assaggio si simpatia e di cordialità.
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