di Redazione (ph. Enzo Lacopo)
SIDERNO – Non poteva mancare, nel corso della seduta di consiglio comunale che ha avuto luogo ieri pomeriggio a Siderno, un messaggio di vicinanza e solidarietà alla società Autolinee Federico, dopo il vile attentato subito nella notte tra domenica e lunedì.
E così, in attesa di potere offrire alla vostra visione un’ampia sintesi della seduta consiliare di ieri, con le immagini riprese e montate dal nostro Enzo Lacopo (a breve nella sezione “Video”) pubblichiamo il discorso integrale pronunciato in apertura dei lavori dal presidente del consiglio comunale Paolo Fragomeni.
«Signor Sindaco, signori della Giunta Comunale e colleghi consiglieri,
prima di passare all’ordine del giorno del consiglio è imperativo da parte mia, sicuro di interpretare sentimento e lo sdegno di tutto il Consiglio e dell’intera cittadinanza sidernese,
ESPRIMERE
La più sincera vicinanza morale e politica all’azienda Federico per il grave e vile attentato che ha causato la distruzione di numerosi pullman di linea, subito nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio.
L’attentato in questione ha implicazioni allarmanti sul piano dell’ordine pubblico e della serenità sociale se è vero che l’azienda è determinata a ritirarsi dal mercato in assenza di garanzia di sicurezza e di solidarietà concreta, con tutte le conseguenze che potete immaginare sul piano occupazionale in un tessuto già debole di suo.
Non dimentichiamo che questo attentato è un ulteriore attacco alla vita civile; solo l’ultimo di una lunga serie che in questo periodo si è verificata nel nostro comprensorio.
Prima l’attentato al sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda a cui ha fatto seguito l’incendio doloso di due mezzi autocompattatori dello stesso comune; poi il più vile e sacrilego, quello che ha distrutto lo scuolabus del comune di Martone, dimostrando che persino l’essere bambini non preserva dalla violenza e dalla distruzione; poi Bianco: le minacce al vice sindaco di quel comune; segue Caulonia dove viene messa a fuoco la casa della cultura; e Gerace dove viene presa di mira l’isola ecologica.
A tutti questi soggetti rinnoviamo la nostra vicinanza e il pieno sostegno morale nonché politico e istituzionale.
Non c’è dubbio che ci troviamo di fronte a una serie di azioni con un unico comun denominatore: condizionare, piegare, sconfiggere la civiltà, l’autodeterminazione delle popolazioni, sottomettere a se un intero territorio e chi, da diversi campi, vuole, invece, aiutare questa terra martoriata a crescere e ripartire.
Di fronte a questa recrudescenza criminale e mafiosa quello che serve è una risposta forte dello Stato e di tutte le Istituzioni. Una risposta di contrasto determinato che nel breve termine vada ad individuare e colpire i responsabili di tutti questi atti criminosi, ma che, nel breve e medio periodo, si ponga seriamente il problema di come agire per assicurare opzioni di sviluppo economico per questa terra perché non c’è dubbio, che lo sviluppo è la vera strada per liberarsi dalla controcultura mafiosa e, attraverso il lavoro, riscattarsi dal condizionamento che essa esercita sul territorio. Questo è il primo passo verso la piena legalità non conclamata ma praticata, la risposta da dare alla popolazione perché lo Stato e le Istituzioni più in generale riconquistino la sua fiducia.
Dico anche che, di fronte al pericolo destabilizzante di questo concentrico attacco criminale, l’errore più tragico che si possa commettere è starsene in silenzio, pensare che si tratti di cose a noi estranee (tanto è avvenuto altrove), accettare passivamente la distruzione del tessuto sociale e culturale del territorio.
Invece siamo tutti colpiti, indignati e arrabbiati, perché ogni atto che spinge verso la barbarie va a colpire il nostro futuro, le nostre prospettive di vita e, soprattutto, il futuro e le prospettive di vita dei nostri figli e dei figli dei nostri figli.
Perciò occorre reagire con determinazione studiando, di concerto con tutti gli altri livelli istituzionali, una iniziativa forte e popolare che porti di fronte allo Stato Nazionale il problema.
So che in queste ore c’è un frenetico intrecciarsi di colloqui tra i sindaci e le autorità. Consegno al nostro Sindaco, a nome mio e dell’intero C.C., con fiducia, il messaggio di speranza e il bisogno di azione che provengono dalla comunità sidernese perché, con l’autorevolezza e la sensibilità politica di cui è padrone, li faccia pesare nelle sedi dove si decideranno le future iniziative.
Siderno, 02.02.20 16
Il Presidente del Consiglio
Paolo Fragomeni».
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