di Francesca Cusumano
SIDERNO- A pochi giorni dalla fine della protesta dei dipendenti di Siderno Ambiente, gli stessi domani mattina (eccetto uno che dovrà garantire ugualmente il servizio) accompagnati dal loro legale, l’avvocato Piero Galluzzo, si recheranno (come già anticipato qualche giorno fa da Lente Locale) a Catanzaro, perchè proprio lì domani la Regione Calabria ha convocato un’assemblea e tra i punti all’ordine del giorno, prevista la discussione incentrata sulla problematica della depurazione ambientale.
Presenti anche alcuni Comuni del reggino, tra i quali Siderno e quindi il sub commissario Gullì e l’ingegnere Errigo; Gullì ha infatti assicurato che la spinosa vicenda di Siderno Ambiente, verrà analizzata per prima, scavalcando le altre questioni in programma. L’aspetto più eclatante per non dire “inconcepibile” si lega al fatto che nè il presidente della società Giovanni Gattuso nè il rispettivo legale, sono stati invitati a presenziare all’incontro così da illustrare il pesante travaglio che dal lontano 2004, la Siderno Ambiente è stata costretta ad intraprendere per l’inadempienza dei Comuni associati; un incontro a porte chiuse, nel quale neppure i dipendenti del depuratore consortile potranno prendervi parte. Ma non basta. A quanto pare il Comune di Siderno ad oggi, avrebbe incassato solo il primo mandato di pagamento del Comune di Locri, equivalente a 5 mila euro, effettuato il 6 marzo e accreditato il 15 marzo scorso. A differenza dell’ultimo, effettuato il 26 marzo e accreditato mercoledì scorso 3 aprile. Fermi, anche gli 11 mila euro che il Comune di Siderno aveva liquidato alla società il 4 aprile. Il rischio è che nel sistema informativo dell’Etr siano venuti a galla i 7 mila euro di debito contratti dalla società per la mancata copertura del Durc, bloccando la procedura di pagamento. Per tali ragioni, l’avvocato Galluzzo presenterà un’istanza al Comune di Siderno, chiedendone il potere sostituivo alla società per ottemperare ai pagamenti, secondo il d.P.R. 5 ottobre 2010 numero 207 articolo 5 (come accadde per la Geo Ambiente): <<se l’azienda risultasse inadempiente, il Comune dovrà intervenire con l’immediato pagamento>>, se invece il Comune provvedesse alla regolarizzazione del documento unico di regolarità contributiva, questo espediente si vanificherebbe nel nulla. Intanto, venerdì scorso il personale della società del depuratore consortile ha incontrato anche il prefetto di Reggio Calabria, un incontro costruttivo e chiarificatore nel quale Piscitelli ha invitato il vice capo di Gabinetto, la dottoressa Antonia Maria Grazia Surace ad inviare una missiva ai Comuni consorziati esortandoli ad erogare tutte le somme arretrate; in caso contrario, il prefetto convocherà un tavolo di concertazione.