(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Il movimento politico LocRinasce da sempre attento alle questioni concernenti la cittadina locrese, non poteva non rivolgere il suo interesse a quella che è diventata non solo un’emergenza della Locride ma dell’intera Regione Calabria: stiamo parlando dell’emergenza rifiuti che da qualche tempo ha investito in maniera mostruosa il territorio, incidendo di gran lunga sulla tutela del decoro, dell’igiene ambientale, dell’immagine della città influenzandone negativamente le condizioni di vivibilità.
Ad introdurre l’incontro dibattito di questo pomeriggio, il coordinatore del movimento Pietro Parrotta che ha ribadito la necessità capillare di trovare soluzioni definitive alla complessa problematica, da “praticare” in tempi brevi. Prima di presentare gli interventi che di lì a poco si sarebbero succeduti, Parrotta in vista delle imminenti amministrative di maggio, ha ritenuto alquanto doveroso fare una precisazione o per meglio dire una smentita sulle notizie circolate negli ultimi giorni, riguardo la candidatura a sindaco dell’ex presidente del consiglio comunale Antonio Cavo:<< Antonio Cavo non si candiderà a sindaco- il movimento ha già avviato una serie di incontri per individuare la prossima figura che si candiderà a primo cittadino; questa sarà una settimana ancor più impegnativa, entro la fine della stessa, sarò in grado di fornire qualche informazione in più>>. La parola poi a Teresa Celestino, responsabile del settore ambientale del movimento che ha esposto una dettagliata relazione avente per oggetto il benessere e la qualità della vita coincidendo al contempo con il buon andamento della cosa pubblica. Nel 2010, sono stati prodotti in città circa 6200 tonnellate di rifiuti, di cui soltanto il 3% di raccolta differenziata, mentre il resto, ovvero il 97% ha compreso solo l’indifferenziata. Un dato pesante sia per lo sviluppo della città che per l’aspetto oneroso. <<Partire con un dato del 3%- ha esordito la Celestino- è piuttosto gravoso, oggi mi chiedo se sia possibile guardare ad eventuali discariche, non è utile cercare la soluzione all’interno di questo sistema. La soluzione, è la raccolta differenziata che ci consentirà non solo un risparmio economico ma anche energetico, solo il 30% dei rifiuti non può essere differenziato, il che non comporterà ingenti spese per la cittadina. Il problema dei rifiuti è un problema di tutti, non è resposabile solo l’Amministrazione comunale, la responsabilità dovrà essere assunta tra la società addetta alla gestione e allo smaltimento dei rsu e i cittadini. Non soffermiamoci sulle colpe ma troviamo un rimedio>>. Presente all’incontro anche il presidente del CdA della Locride Ambiente, l’avvocato Giovanni Gerace, società che dal 1° febbraio scorso si è aggiudicata l’appalto provvisoriamente per 4 mesi, per l’espletamento dei servizi del Comune di Locri, in attesa che si concluda la procedura di gara ad evidenza pubblica per l’appalto di durata triennale. Ma come si arrivati a questa incresciosa e devastante situazione? A detta di Gerace, i 16 anni di commissariamento (la competenza d’ora in poi sarà solo ed esclusivamente della Regione) ha solamente comportato uno sperpero del piano economico ai danni dei cittadini. A Siderno, come sottolineato da Gerace, già 20 anni fa quando sorse l’impianto di smaltimento (in contrada San Leo), a questo era stato collegato il sito del differenziato che però, non è stato mai attrezzato per l’uso. Alla fine del mese, per via delle incessanti pressioni che il presidente del CdA sta esercitando nei riguardi di Ecologia Oggi, la società che di occupa della gestione della discarica, il sito di stoccaggio pare proprio che finalmente aprirà. A Siderno, nello specifico, conferiscono i propri rifiuti i Comuni che vanno da Palizzi a Monasterace, a questi (lo ricordiamo) si sono aggiunti anche quelli autorizzati a conferire a Casignana, chiusa perchè completamente satura. Locri giornalmente scarica 20 tonnellate di rifiuti, una quantità non sufficiente per bonificare totalmente il territorio <<Attraverso questi movimenti- ha spiegato Gerace- è essenziale fare pressione sull’assessorato regionale all’ambiente per autorizzare il Comune ad un maggior quantitativo di scarico con precedenza rispetto agli altri Enti>>. Il Comune di Siderno fino al 29 marzo scorso, ha potuto conferire grazie alla richiesta di Rotondi alla Regione Calabria 40 tonnellate anzichè 30 (una quantità limitata per il centro più popoloso del comprensorio in rapporto a quanto quotidiamente produce) i cui primi riscontri positivi hanno iniziato a prender forma, considerato che prima erano 600 le tonnellate di rifiuti che giacevano nelle carreggiate stradali. <<Anche i cittadini locresi- ha poi aggiunto Gerace- sono virtuosi, poichè hanno iniziato a rispettare la differenziata organizzandosi addirittura ad una raccolta differenziata localizzata, naturalmente con la partecipazione di Locride Ambiente. Il buon funzionamento della differenziata dipenderà dalla stretta collaborazione tra i cittadini>>. L’ultimo intervento non per ordine di importanza è stato quello del sindaco di Roccella Jonica, Giuseppe Certomà, l’unica cittadina in cui il sistema della raccolta differenziata porta a porta ”spinto” con i relativi mastelli differenti a seconda della tipologia di rifiuto, iniziata nel luglio del 2011 ha raggiunto notevoli risultati, fermo restando che grazie al progetto “differenziAMO Roccella”, il Comune è riuscito a riciclare oltre il 70% dei rifiuti.<<La differenziata- ha dichiarato Certomà- è un servizio di eccellenza, prima si sgombrano i rifiuti, dato l’approssimarsi della stagione estiva e solo dopo sarà possibile iniziarla; la soluzione dal punto di vista tecnico è la differenziata>>.