di Gianluca Albanese
SIDERNO – In attesa dell’insediamento della triade commissariale che assumerà le redini del Comune di Siderno dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, il commissario straordinario Luca Rotondi ha approvato, con delibera numero 115 del 5 aprile, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.
Si tratta di una misura prevista dalla legge 6 novembre 2012 numero 190, recante disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione e, in attesa che si definisca un Piano Nazionale Anticorruzione del Dipartimento della Funzione Pubblica, l’Anci, con una circolare diramata lo scorso 21 marzo ha sollecitato ai Comuni la nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e l’avvio dei lavori per la definizione del Piano Comunale di prevenzione della corruzione. Siderno è stato tra gli Enti più celeri nel nominare come responsabile cittadino il segretario generale Caterina Paola Romanò e nell’elaborare un piano dettagliato che indica, per i singoli settori di attività dell’amministrazione comunale, quelli più a rischio e quelli in cui tale rischio viene classificato come “medio” o “basso”. Il piano entra in vigore quest’anno e durerà fino al 2015, data di presumibile rielezione del consiglio comunale dopo il periodo di commissariamento e oltre all’individuazione del diverso livello di esposizione degli uffici comunali al rischio di corruzione e d’illegalità, comprende l’indicazione degli interventi volti a prevenire il medesimo rischio, la disciplina e le regole di attuazione e di controllo dei protocolli di legalità o di integrità, l’indicazione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione. Il piano, infine, riporta dettagliatamente gli obblighi dei dipendenti e dei responsabili, oltre che dell’organismo di valutazione, includendo i potenziali casi di conflitto d’interessi e i divieti per i dipendenti, non trascurando la disciplina relativa alla segnalazione di illeciti e le responsabilità.