Di Domenica Bumbaca
LOCRI – La preoccupazione è tanta per la società Gruppo Coopservice Gestioni ma lo sconcerto e la rabbia lo sono di più tra i lavoratori che fra qualche giorno, potrebbero essere licenziati se il Comune di Locri non interverrà. Sono a rischio 8 dipendenti che prestavano servizio di pulizia, sino al 2 aprile, negli Uffici giudiziari del Comune di Locri. La data di scadenza del contratto è scaduta e il gruppo consortile non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito. Oltre la mancata rassegnazione del servizio a preoccupare maggiormente sono i debiti pregressi del Comune per un ammontare di 148 mila euro. Si è proceduto con la diffida e pomeriggio il Gruppo consortile ha voluto incontrare, al fine di tutelare i lavoratori, le organizzazioni sindacali. All’incontro odierno, svoltosi nella sede della Coopservice Gestioni erano presenti il legale rappresentante del consorzio nella persona di Lorenzo Delfino, le rappresentanze sindacali, FILCAMS C.G.I.L. REGGIO CALABRIA – LOCRI con il suo segretario provinciale Samantha Caridi e la FISASCAT C.I.S.L. con il suo segretario Francesco Spanò, oltre una delegazione dei lavoratori, Sansalone Rachela, Mesiano Giuseppa, Multari Rita Caterina. Lorenzo Delfino ha esposto la grave situazione finanziaria che si è venuta a creare alla data odierna (debito totale di € 148.000,00) a seguito del mancato rispetto dell’ accordo siglato tra le parti (Comune, Gruppo Coopservice Gestioni e OO.SS) in Prefettura il giorno 16 gennaio 2013 che prevedeva il pagamento di parte delle fattura arretrate, prosegue comunicando alle OO.SS. che “ad oggi – ha detto Delfino- non ha avuto nessuna comunicazione da parte del Comune sull’eventuale prosecuzione del servizio e, ora siamo costretti a licenziare le otto unità che prestano il servizio”. Le organizzazioni sindacali, pur apprezzando la disponibilità dell’azienda, si vedono costrette a dissentire in merito agli intimati licenziamenti ed invitano la stessa ad attivare le procedure previste dal C.C.N.L. di categoria. Inoltre – hanno detto- che si impegneranno a riattivare il tavolo in Prefettura, al fine di chiarire e risolvere le problematiche già oggetto di proclamazione dello stato di agitazione, aperto in precedenza e la grave situazione venutasi a creare nell’ appalto .