di Antonella Scabellone
SIDERNO- Aspettando la triade commissariale che ancora non arriva (nessun decreto di nomina è stato ad oggi ufficialmente emesso), a quindici giorni dallo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, il Commissario straordinario Luca Rotondi ha voluto incontrare questa mattina la stampa per fare il punto della situazione dell’ente. A tenere banco, sopra tutto, l’emergenza rifiuti, per la quale Rotondi si sta dando un gran da fare, coadiuvato dal dirigente dell’ufficio tecnico Vincenzo Errigo, ed è riuscito ad ottenere, proprio ieri, un ulteriore autorizzazione regionale, che arriva come una boccata d’ossigeno.
Il provvedimento a firma del dirigente regionale delle politiche ambientali Bruno Gualtieri permetterà a Siderno da oggi, e fino al tredici aprile, di conferire nella discarica di San Leo 50 tonnellate di rifiuti. Il provvedimento riguarda anche Bovalino, Caulonia, Gioiosa Jonica e Locri che potranno depositare in quel sito per i prossimi tre giorni rispettivamente 30, 25, 25, e 40 tonnellate di immondizia. L’autorizzazione è stata richiesta con urgenza, in quanto per le strade della città, al momento, giacciono ancora quasi 300 tonnellate di rifiuti che occorre rimuovere al più presto, considerato anche che le temperature si son alzate e l’estate è oramai imminente. Per domani inoltre è programmato un incontro a Catanzaro tra il dirigente regionale Gualtieri, l’Ingegnere Errigo, in rappresentanza del Comune di Siderno, e il presidente del Comitato dei sindaci Giuseppe Strangio per discutere della problematica che c’è, e rimane, almeno fino a quando non si troveranno alternative alla discarica di Siderno che da sola non può servire più oltre 40 comuni.
Rotondi si è poi soffermato sulla situazione economica dell’ente “non disastrosa, ma comunque difficile” su cui oggi grava un passivo di circa 22 milioni di euro, gran parte del quale dipende, come ha precisato la segretaria comunale Caterina Romanò, da spesa corrente e lavori pubblici. Esiste poi il problema del teatro, opera incompiuta che rischia di diventare un rudere se non si adotteranno al più presto dei provvedimenti. Per completarlo però è stata stimata una spesa di 3 milioni e mezzo di euro. Una somma enorme, per un progetto forse troppo ambizioso, soprattutto di questi tempi. Rotondi ha inoltre informato che è giunto il parere del collegio dei revisori dei conti dell’ente (che tra l’altro a breve sarà sostituito da uno nuovo essendo i membri a scadenza di mandato) che ha constatato l’impossibilità di uscire con mezzi ordinari dalla situazione di crisi consigliano di ricorrere ad un Piano di riequilibrio finanziario. Questo, ha spiegato il Commissario, sarebbe un’alternativa alla proclamazione dello stato di dissesto, e permetterebbe di accedere a finanziamenti statali per ripianare i debiti. Ad ogni modo, sia che sarà dissesto, sia che si opterà invece per il piano di riequilibrio finanziario, quel che è certo è che aumenterà la pressione fiscale.
Infine una notizia positiva per i 13 lavoratori in mobilità per i quali il Commissario aveva chiesto alla provincia un rinnovo degli incarichi. Per loro altri due mesi di stipendio. “Sono molto contento per questo piccolo grande risultato ottenuto, arrivato tra l’altro anche rapidamente- ha detto il Commissario che alcuni giorni fa aveva scritto alla Provincia per chiedere il prolungamento dell’incarico dei precari. Attendo invece ancora una risposta del governatore Scopelliti sulla questione del rifacimento di quel tratto di lungomare franato da anni-ha concluso-. Gli ho scritto da tempo e gli ho anche mandato le foto ma ad oggi non ho avuto nessuna risposta. E’ un lavoro che richiede un impegno di circa un milione di euro”.