RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Se e’ vero che dare fiducia ai giovani, non e’ sempre la cosa migliore da fare, è altrettanto vero che in questi giorni mi son dovuta ricredere. Dal 17 al 20 febbraio, i nostri alunni hanno dato prova di un grande senso di responsabilita’: un comportamento disciplinato e corretto li ha contraddistinti, tenuto conto della loro eta’ e personalita’, a volte impetuosa, di giovani adolescenti.
I promotori nell’organizzazione delle “ Giornate dello studente “, – gli alunni Bruzzese Vincenzo e Racco Noemi – hanno stilato un programma di attività che, sottoposto all’ approvazione del Dirigente Scolastico e degli Organi Collegiali, si e’ svolto in maniera corretta e composta.
Dalla presentazione del libro del prof. Naimo alla proiezione del film sulla disabilita’ “ Quasi amici “, dalla meritoria attivita’ di pulizia esterna del giardino della scuola alle attività didattiche di recupero, tutto si e’ svolto all’insegna della partecipazione e della condivisione.
Di particolare interesse il programma delle ultime due giornate, dedicate alla partecipazione ad uno spettacolo di cabaret e alla premiazione dei lavori creativi, realizzati dalle classi partecipanti all’iniziativa. Gli studenti dei vari indirizzi di studio (meccanico, elettrico, chimico, ecc.), si sono “sfidati” tra loro, in una sorta di piccola olimpiade della creatività, attraverso la produzione di manufatti assai originali, di plastici, di circuiti elettrici, di oggetti curiosi ed esteticamente gradevoli, ricavati materiali poveri – spesso “scarti di lavorazione provenienti dai vari laboratori – e che, “reinventati” in modo intelligente, hanno trovato una “nuova vita” ed una nuova funzionalità. Le opere più originali sono state valutate e quindi, premiate, da un’apposita giuria, che ha ascoltato, con attenzione, le finalità che hanno ispirato, negli autori, la realizzazione di ciascun manufatto.
Giorno 20 febbraio, dalle ore 9.00 alle 12.30 circa, musica e risate sincere, all’insegna dell’ottimismo e del buon umore, si sono poi susseguite presso il Centro Polifunzionale koala che ci ha ospitati.
Nonostante un piccolo ritardo dovuto a problemi tecnici, i nostri giovani hanno atteso pazientemente l’inizio dello spettacolo, ascoltando le battute dei conterranei musicisti Giuseppe Costanzo e Antonio Calla’, in arte “ Shark e Groove” che, senza accompagnamento musicale, hanno improvvisato, “ a cappella “, alcune loro canzoni, colmando i momenti di iniziale imbarazzo col buon senso e con un linguaggio comune ai loro coetanei.
Lo spettacolo e’ continuato con l’ilarita’ suscitata dal comico Pasquale Capri’ che, coadiuvato dalla spalla Giorgio Casella, e’ riuscito a coinvolgere tutta la platea, impersonando il prototipo del reggino sfaticato e poco acculturato, tal “Sandrino”. Accattivanti anche le imitazioni di alcuni cantanti della musica leggera italiana, come Tiziano Ferro, Ligabue, Celentano e molti altri o la vivace satira politica, con l’imitazione del Sindaco di Reggio, e relativo travestimento in diretta, o, infine, quella del tal “signor Putortì”, anziano reggino lamentoso e polemico, che ci ricorda il modo d’essere di tanti nostri compaesani. Verrebbe alla mente, attraverso tale esilarante esibizione, il “ Crozza “ dei poveri…………..con relativi….meritati applausi.
L’imitazione, infine, di un Max Pezzali con gli occhi sgranati e il sorriso ingessato, diventa l’occasione per coinvolgere nel ballo una coppia di fidanzatini dell’Istituto.
A conclusione, su richiesta degli alunni della scuola, si è esibito il “nostro” rappresentante d’Istituto Vincenzo Bruzzese, che si è cimentato nell’imitazione della cantante Giusi Ferreri e pure in una caricatura del boss mafioso Toto’ Riina, a cui ha fatto seguito il duetto finale delle allieve Noemi Racco e Chiara Saracino… che ci hanno emozionato con la loro voce…..musica che arriva dritta al cuore!
Una generazione, quella dei nostri giovani studenti, tanto giudicata da noi adulti, spesso ingabbiata all’interno delle nostre comode e conformistiche certezze, ma che sa dare prova di sapersi organizzare, di essere in grado di conseguire un risultato, di saper arrivare ad una destinazione, da considerarsi, metaforicamente, la meta ultima di un lento e graduale processo di crescita personale e umana.
Che dire di tutto ciò? Rifacendoci ad un antico detto di un filosofo orientale, verrebbe voglia di dire che, in fondo, e’ vero che “ il buon governante e’ colui che, in qualche modo, agisce all’ombra dei suoi sudditi”, e’ quel capitano che riesce a far navigare la sua nave anche senza timoniere e, grazie all’abilita’ dei suoi marinai, coesi da un intento comune, riesce ad arrivare a destinazione.
Una docente dell’Istituto Ipsia di Siderno