di Franco Crinò
Caro Seby , mi convince la metafora che hai usato,la Locride come un mosaico dove ognuno mette in posa il suo tassello, per dimostrare il proprio contributo. Conoscevo l’immagine,Gianni De Michelis, che e’ stato un grande Ministro degli Esteri, diceva “ho diviso il mondo a quadratini”(quello era infinitamente piu’ grande ) “e sono andato a conoscerlo”. Acquisendo tanta competenza che anche senza avere piu’ il ruolo, veniva continuamente consultato dai Governi. Non mi convinci quando presenti come “promettente” la fase attuale della Locride a trazione Pd, “dopo il fallimento delle classi politiche,economiche e sociali”.Successivamente alla stagione dei politici di rango come Mancini e Misasi, che, anzicche’ sparare le cavolate tipo la conclusione annunciata da Renzi di tutta l’A3 per dicembre, realizzavano perdavvero le cose per la Calabria e per la Locride, ognuno di quelli che siamo stati nei parlamenti regionale e nazionale,per una legislatura o per piu’ di una,in un gruppo parlamentare robusto o in uno esiguo, in maggioranza o all’opposizione ( e negli ultimi venti anni ci siamo stati tutti),abbiamo fatto cio’ che abbiamo saputo e potuto.Io vorrei porre delle domande sulle questioni che ho seguito da vicino.1)Gli operai forestali passarono a tempo indeterminato e si mise fine ad un quadro di precarieta’ nella XIV legislatura nazionale guidata da Palazzo Chigi dal centrodestra (anche la Regione,eravamo nella VII legislatura ).Ora, sappiamo quanto sarebbe utile e condiviso da tutti un progetto per impiegare anche i forestali nel lungo ed indispensabile lavoro di difesa del suolo, stante la disastrosa condizione idrogeologica nella quale viviamo, pericolosa,scoraggiante pure rispetto alla volonta’ di alcuni investitori.Che si sta facendo a tal proposito, in questa fase di “svolta” (nata ormai un anno e mezzo fa)?Mai come in quello stesso periodo sono,poi, arrivate tante risorse per i Beni Culturali nella Locride, per la valorizzazione dei nostri tesori,propedeutica per il decollo del turismo. Oggi quale sostegno c’e’ per il settore?3)In Agricoltura, sempre in quegli anni si e’ lavorato molto al “lancio” dei Piccoli Frutti e dei Vini Passiti, molto adatti ad essere messi nella “vetrina” della Locride ed entrare in maniera adeguata nel Mercato.Oggi, c’e’ un’idea specifica su cosa fare, a parte il bergamotto, che e’ un’ “idea” comune e costante?4)Nelle scuole entrarono diffusamente i progetti per la legalita’.L’attualita’ li legherebbe(li lega)piu’ che mai all’immane problema della mancanza di lavoro, che talvolta deforma persino i comportamenti dei singoli e,comunque, da la misura delle capacita’ della politica.Ci sono, fra l’altro,30000 lavoratori in mobilita’ in deroga che aspettano le indennita’ da Aprile 2014, molti di loro probabilmente sono gia’ fuori dal bacino e a loro bisogna trovare il coraggio di spiegare che non hanno piu’ una tutela;gli over 30 che sono forse la fascia piu’ penalizzata, per i quali non ci sono prospettive,perche’ la loro eta’ li esclude da percorsi di formazione e riqualificazione quali l’apprendistato e Garanzia giovani;i tirocini formativi che nei comuni,negli enti,negli uffici giudiziari sono troppo lenti nelle fasi di avvio e lentissimi nei pagamenti.Quale deve essere la capacita’della politica? Quella di intervenire a valle e non solo a monte, di non pensare solo agli incentivi in entrata nel mondo del lavoro, ma di ” svegliare” l’economia, creando sbocchi di lavoro,altrimenti non puo’ avvenire,neppure gradualmente,lo “svuotamento” di chi si trova nel bacino del precariato; quella di far giungere i diversi soggetti gestori ad interfacciarsi agevolmente,senza dover registrare gravi ritardi .Le cose sono ad un punto veramente drammatico e stanno peggiorando ancora: non siamo obbligati a fare un ragionamento profondo e responsabile?