di Antonella Scabellone
LOCRI – E’ iniziata l’audizione dei testi della difesa nel processo Recupero-Bene Comune che si sta celebrando innanzi al Tribunale di Locri e che vede alla sbarra 54 persone ritenute appartenenti a vario titolo al clan Commisso di Siderno. I primi a deporre questa mattina innanzi al collegio presieduto dal magistrato Alfredo Sicuro sono stati i testi a discarico di Michele Reale, difeso dall’avvocato Antonio Speziale, che hanno riferito in merito ad un terreno di proprietà dell’imputato sito in contrada Passoleo di Siderno.
Carlo Muià, Domenico Catalano (ex assessore all’urbanistica del comune), Cosimo Monfalcone, Giovanni Parisi e Antonio Carabetta hanno affermato che il Reale utilizzava quel terreno per allevare animali da cortile, tra cui un cane da caccia, oltre che per coltivare ortaggi e che per tali ragioni, quasi giornalmente, si recava in quei luoghi. In particolare il geometra Catalano, che nel luglio del 2011 ha eseguito una perizia per Reale, ha fornito particolari sulla morfologia dei luoghi e sulle caratteristiche del podere che era regolarmente recintato e con unica entrata dalla strada comunale. I testi hanno poi confermato di essere a conoscenza, per averlo appreso dai giornali, delle operazioni di polizia che hanno portato al sequestro di piantagioni di canapa indiana in terreni limitrofi a quello di Reale. Prima di concludere l’avvocato Speziale ha prodotto un foglio relativo alle presenze sul posto di lavoro dell’imputato, allo scopo di smentire il coinvolgimento delle stesso in alcune vicende attribuitegli dall’accusa.
E’ stata poi la volta dei testi a discarico di Riccardo Gattuso citati e interrogati dall’Avvocato Adriana Bartolo. La prima, la dottoressa Maria Zavaglia, interprete di origini statunitensi, che ha prodotto in giudizio una traduzione di alcuni documenti provenienti dal Canada relative ad attività di Riccardo Gattuso.
Francesco Diano, invece, titolare di una lavanderia a Siderno, ha dichiarato che l’imputato era un suo abituale cliente confermando che la moglie di Gattuso aveva un negozio vicino al Centro Commerciale i Portici dove vi era un’altra lavanderia, la oramai celeberrima Ape Green di Giuseppe Commisso.
La deposizione più lunga è stata quella di Davide Gattuso, fratello di Riccardo e nipote di Franco Rumbo. Titolare di un’agenzia pubblicitaria e di una ditta di eternit e vernici, amministratore della società “Colorando”, Gattuso ha riferito delle iniziative imprenditoriali della sua famiglia nel settore dell’edilizia. Ha ricostruito i rapporti di lavoro con Nicola Gullace titolare della Kollmax e della Meridionali intonaci, e ha parlato del progetto di esportare in Canada il c.d. “Intonaco modellabile”, una innovativa tecnica di pittura per le facciate degli edifici. “E’ stata mia l’iniziativa del progetto-ha detto Davide Gattuso rispondendo alle domande del Pm De Bernardo-; fecimo una riunione io, Cosimo Figliomeni, Riccardo Rumbo e Nicola Gullace per decidere se commercializzare o meno il prodotto in Canada. Alla fine decisi di non fare nulla se non fosse stato coinvolto Giuseppe D’Agostino, conosciuto nell’ambiente con il soprannome di “Peppe d’a mela” (uno dei proprietari della ditta Colorando). Avevo pensato di coinvolgere nel progetto anche la ditta di mio fratello che è a nome della moglie. Poi non si fece niente”. Gattuso durante la sua deposizione si è più volte soffermato sulla personalità del fratello. “Mio fratello è uscito dal carcere nel 2008, li stava sempre in disparte, si comportava bene, non dava fastidio a nessuno, cucinava e puliva la cella. E’ anche molto religioso, pregava tutti i giorni pur ammettendo di avere sue debolezze”.
L’ultima deposizione è stata quella di Paolo Reale, genero di Figliomeni Vincenzo e nipote di Alessandro Figliomeni, ex sindaco di Siderno.”Mio suocero-ha detto- si recava in via Passoleo solo quando venivano i parenti dal Canada. Nella sua vita è stato sempre dedito al lavoro e alla famiglia”.