di Redazione (Fotogallery e Video di Enzo Lacopo)
GIOIOSA IONICA – Restituire alla comunità l’uso di un immobile confiscato che in precedenza la criminalità organizzata aveva costruito grazie a violenza e malaffare. E’ il senso più autentico della cerimonia di presentazione del progetto relativo alla concessione del bene confiscato alla mafia nel comune di Gioiosa Ionica che, come anticipato da Lente Locale nelle scorse settimane, è stato affidato alla cooperativa sociale “Futura” di Maropati, che insieme all’associazione “Comma Tre”, darà vita ad attività e progetti di inclusione e crescita di soggetti diversamente abili.
Una finalità nobile, dunque, che rende onore alla locale amministrazione comunale, che tanto ha insistito affinché il progetto potesse andare in porto, attribuendogli una valenza molto pratica, oltre che simbolica.
E così, stamani, in una sala consiliare gremita di cittadini, amministratori, rappresentanti del mondo delle associazioni e delle Forze dell’Ordine, i sei relatori hanno spiegato, ognuno dalle proprie angolazioni, l’importanza di questa scelta: dal presidente della società cooperativa “Futura” Lorenzo Sibio, alla sua omologa Simona Coluccio di Comma Tre, gioiosana da sempre impegnata per far valere i diritti dei diversamente abili, fino al presidente di LegaCoop Calabria Angela Robbe.
Particolarmente orgogliosi del progetto il sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda e il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa; quest’ultimo ha esordito esprimendo la propria solidarietà all’assessore regionale al Lavoro e al Welfare Federica Roccisano, rimasta vittima, una settimana fa, di una vile intimidazione.
«Ci possono dividere le idee politiche diverse e una differente visione strategica – ha detto Raffa – ma di fronte a episodi del genere tutte le istituzioni devono fare fronte comune contro il verificarsi di certi episodi» e poi, dopo aver tessuto le lodi dell’iniziativa e del lavoro sempre svolto per il sociale su questi territori, Raffa ha aggiunto che «L’utilizzo dei beni confiscati è importante ma le procedure di assegnazione sono spesso macchinose. Ecco perché – ha concluso – occorre anzitutto fare in modo che l’Agenzia per i Beni Confiscati mantenga la sua sede di Reggio Calabria: se dovesse essere trasferita ci mancherebbe un interlocutore troppo importante».
Dopo le belle parole spese per i relatori da due cittadini diversamente abili presenti, ha concluso la mattinata proprio l’assessore regionale Federica Roccisano.
Un intervento molto appassionato, il suo, iniziato con un plauso ai protagonisti dell’iniziativa: «E’ questa la vera Locride – ha detto – non quella che commette gesti vigliacchi e brucia le macchine», pur non mancando di esprimere una critica sul modo con cui, negli anni precedenti, questo territorio ha perso grandi opportunità, come la redazione di progetti per i Piani per il Lavoro.
«La Regione li riproporrà – ha detto la Roccisano – ma da cittadina della Locride non posso tollerare che proprio il nostro distretto sia stato assente, negli anni scorsi, da questa grande occasione di programmazione».
Quindi, l’assessore è entrata nel vivo dell’attività che si andrà a svolgere: «Mancava un centro di aggregazione per soggetti diversamente abili che – ha detto – potesse dare loro una prospettiva diversa da quella della mera frequenza scolastica o delle sole mura domestiche. La società odierna – ha proseguito – tende a marginalizzare i disabili, a rinchiuderli in spazi circoscritti; io mi sono sempre battuta per realizzare spazi inclusivi e luoghi d’incontro, come quello che si realizzerà qui a Gioiosa».
Per avere piena contezza dell’importanza della manifestazione, vi invitiamo a seguire attentamente quest’ampia sintesi, con le immagini riprese e montate dal nostro Enzo Lacopo.
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