RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
(immagine di repertorio)
CAULONIA – Un’ottima opportunità per visitare l’Eremo delle Querce di Crochi. Questo itinerario nonostante il dislivello è una escursione alla portata di tutti e offre la possibilità di osservare buona parte della nostra flora e di ammirare un panorama su quasi tutta la valle della fiumara Amusa. Dopo la tranquilla salita alla vecchia casermetta del Corpo Forestale dello Stato (Obile) e il Rifugio Zifrò, un anello d’indubbia bellezza e di grande fascino che permette di scoprire, passo dopo passo, le meraviglie di uno splendido territorio.
Primo raduno: ore 9,15 Caulonia Marina
Secondo raduno: ore 10,00 Eremo delle Querce – frazione Crochi di Caulonia.
Da Caulonia Marina si prende la strada per Caulonia superiore e all’inizio del paese (circa 8 km) si imbocca la strada a destra in direzione Pezzolo – Madonna di Crochi. Arrivati a Crochi (circa 6 km) si supera il ponte sulla fiumara Amusa e si prosegue per circa 1 km fino all’Eremo delle Querce.
Dopo una breve visita al luogo di culto si risale in auto e continuando nella stessa direzione si raggiunge dopo circa 3 km il casello (abbandonato) del CFS della frazione Obile dove si parcheggiano le auto.
I RIFUGI E I BIVACCHI DI CROCHI
Tempo: Ore 5.30 Località: Contrada Crochi
Dislivello: 400 slm 750 Comuni int: Caulonia
Difficoltà: E. Escursionistico
Cosa bisogna sapere
Crochi è una frazione di Caulonia adagiata sulla sponda sinistra della fiumara Amusa nota per la caratteristica chiesetta di Santa Maria, edificata nel XVII secolo in seguito all’apparizione della Madonna ad un devoto. Distrutta da una piena della fiumara fu riedificata nell’attuale sito alla fine del secolo scorso. Nella stessa frazione si trova il “Piccolo Eremo delle Querce” di Santa Maria dove vive e lavora in preghiera una piccola comunità religiosa delle sorelle di Gesù, costituita da quattro suore e una novizia, che utilizzano l’antica arte bizantina per realizzare icone dipinte a mano. Creano il disegno a matita, incidono una tavoletta di legno e utilizzando i colori ricavati da sostanze naturali lo dipingono fino ad ottenere i luminosi colori dell’immagine sacra.
Dalla vallata di Crochi si dipartono una serie di strade e sentieri tortuosi che permettono di raggiungere alcuni altri insediamenti rurali quali Obile, Castania, Pezzolo, il monte Gremi (1241m).
Descrizione del sentiero
Dal luogo del parcheggio si torna indietro per qualche decina di metri e si imbocca la sterrata a sinistra in direzione “Cogliaraso” e dopo averla percorsa per circa 300 metri si prende il sentiero a sinistra e si segue il percorso tracciato, in alcuni tratti impervio e imboscato, facendo attenzione ai rovi.
Dopo cica 500 metri si raggiunge “u cafunidupulicari”, si costeggia una vigna e si arriva in un piano da dove son ben visibili: una sterrata in salita (di fronte), il letto della fiumara (a destra), l’abitato della frazione Popelli (in alto a destra).
Si attraversa il “cafuni”, si imbocca la sterrata in salita e si percorre fino a raggiungere una casa ruraledove si intercetta la vecchia “mastra” dell’acqua ormai in disuso. Si segue il percorso della “mastra” e arrivati ad una seconda casa abbandonata si scende a sinistra, si attraversa il vallone, si raggiunge il sentiero e si prosegue a destra in lieve salita. Si attraversa un bel castagneto e si continua fino ad arrivare al “passo della gerasara” (765 metri – comune di Gioiosa Ionica).
Lasciandosi il “passo” sulla destra si procede lungo il sentiero che costeggia la fiancata est della collina da cui è possibile godere di un bel panorama sul mare Ionio e sui paesi della vallata del Torbido, e dopo circa 20 minuti si arriva al bel rifugio Zifrò (dal greco freddo) (785 metri) nel comune di Roccella Jonica dove si sosta per il pranzo.
Si riprende il cammino lasciandosi a destra il Monte S. Andrea e scendendo lungo la sterrata fino a raggiungere il bivio di “Passo Luparo” dove si prosegue a sinistra lungo la cosiddetta “Strada di Gazio”. Dopo circa 30 minuti di cammino si arriva al punto di partenza.