RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
SIDERNO – Leggo con spavento sul maggiore quotidiano locale di oggi (pag. 19), che la Regione sta attendendo la riapertura dell’impianto di Siderno per conferire la frazione umida dei rifiuti, visto che oggi, a causa della saturazione degli altri impianti, viene smaltita in Toscana (Grosseto per la precisione) con notevole costo.
Ma la frazione umida non è la causa della puzza che attanaglia la nostra città?
E’ questo il frutto dell’accordo tanto sbandierato fra i Sindaci della Locride, risalente a pochi giorni fa?
Quindi arriverà a Siderno la frazione umida dei Rifiuti di tutta la Regione e siccome l’impianto non sarà sufficiente per lo smaltimento, dice sempre il quotidiano, si prevedono tempi brevi per la saturazione, cosa che imporrà alla Regione di rivolgersi nuovamente alla Toscana.
Certo un bel panorama per il futuro della nostra collettività, che vivrà una nuova stagione estiva con i problemi di sempre, anzi ancora maggiori. E’ facile prevedere, infatti, che la conseguenza di questo massiccio conferimento sarà una puzza sempre più intensa e permanente, che nemmeno il vento di ponente riuscirà a spazzare via, una fragranza che se ben sfruttata, potrà fare concorrenza al profumo che un noto imprenditore della zona intende lanciare sul mercato (al quale faccio tanti auguri perché li merita).
Ironia a parte sono veramente preoccupato per il futuro della nostra Siderno e lo scrivo a chiare lettere pensando di interpretare il sentimento di molti, se non di tutti. Le soluzioni che mi si prospettano nei vari settori non brillano e anche se è vero che l’amministrazione non è dotata della bacchetta magica, devo dire che la strada di riforme intrapresa a me appare più un viottolo di montagna che un’autostrada, pieno di buche e soprattutto di burroni ai lati.
So già che la risposta che mi verrà data sarà che sono disinformato, non sarebbe la prima volta, ma io scrivo da privato cittadino e chiedo risposte. Se le mie domande servono ad informare i cittadini di Siderno delle scelte che si stanno attuando, ben vengano. Chiedo solo che siano sincere, che non siano i soliti proclami finora ascoltati ed espressi col fastidio che un moscerino come me causa ad un elefante quando gli ronza nelle orecchie.