di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Ci sono piccole e grandi “rivoluzioni” che iniziano e che però non vengono portate a compimento; iniziative pregne di buoni propositi che però poi non vengono realizzate per oggettive difficoltà, mancanza di accordo tra gli attori deputati a prenderle o per i tempi e le regole dettate dalle norme statutarie che disciplinano certi organismi.
Una di queste riguarda la nomina del nuovo consiglio di amministrazione della parte pubblica della Società per Azioni “Locride Ambiente”: lo scorso I luglio, in un pomeriggio afoso, al centro sociale “Egidio Gennaro” ebbe luogo l’assemblea dei sindaci che compongono il consorzio di funzioni “Locride Ambiente” (nella foto), organo deputato a nominare il nuovo presidente e i due membri del nuovo CdA, visto che il presidente in carica, l’avvocato sidernese Gianni Gerace, era in scadenza di mandato.
I pochi sindaci presenti, tra cui il presidente dell’assemblea Domenico Vestito, e il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, in quella sede proposero di procedere a una selezione il più possibile pubblica e trasparente, basata sull’esame dei curriculum ricevuti da tutti i giovani laureati che aspiravano a ottenere l’incarico.
«Niente più nomine per cooptazione o frutto di accordi politici tra i sindaci», si disse. Un intento, nobile, sicuramente.
Nel frattempo, tra un rinvio e l’altro, l’estate passò e alla vigilia della riunione dello scorso 5 ottobre, arrivarono solo cinque curricula. Ma nemmeno questi furono sufficienti a mettere d’accordo tutti. Tanto che poi le nomine slittarono e il CdA di Locride Ambiente SpA, che a luglio dell’anno scorso era a fine mandato, è ancora al suo posto in regime di prorogatio.
E lo è proprio in una fase storica in cui, per la società mista Locride Ambiente SpA, il cui capitale è per il 51% in mano ai comuni e per il 49% al socio privato “Ecologia Oggi”, si potrebbero schiudere orizzonti fin qui inesplorati, dopo che il nuovo sistema regionale di smaltimento dei rifiuti, di fatto ridisegna gli ambiti in cui si gestiranno discariche e impianti di trattamento dei rifiuti.
Il sindaco Vestito, intervistato nel corso dell’ultima puntata della trasmissione di Radio Venere “Punto Locride”, ha ribadito che è suo intendimento fare in modo che in questo e in altre selezioni di incarichi pubblici si adottino criteri oggettivi, pubblici e trasparenti, anche se, parlando di Locride Ambiente, si è lasciato andare a una riflessione. «Non comprendo perché – ha detto Vestito ai microfoni di Radio Venere – un socio di minoranza, come Ecologia Oggi, sia di fatto il dominus dell’intera società di Locride Ambiente e releghi la parte pubblica, che è socio di maggioranza, ad un ruolo marginale nella gestione».
Ma non solo.
Pensando alle prospettive di rinnovo degli organi societari di parte pubblica, Vestito ha ammesso di avere, ora, le mani legate.
«Da presidente dell’assemblea del consorzio di funzioni Locride Ambiente – ha detto – posso convocare i colleghi sindaci e farli votare solo nel momento in cui versano le quote associative dell’anno al consorzio, e ancora, a tutt’oggi, non ha provveduto nessuno».
Quindi, i buoni propositi di scelta di criteri più trasparenti, oggettivi e condivisi di scelta del nuovo CdA, vanno accantonati. Almeno per ora.
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