R. & P.
ANTONIMINA – Per il secondo anno consecutivo gli alunni del “Mazzini” partecipano ad un percorso innovativo di didattica interdisciplinare rivolto alle scuole secondarie, “A Scuola di OpenCoesione” – ASOC- che ha come obiettivo quello di promuovere principi di cittadinanza consapevole, sviluppando attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici, attraverso l’impiego di tecnologie di informazione e comunicazione e mediante l’uso dei dati in formato aperto (open data) per aiutare gli studenti a conoscere e comunicare in modo innovativo come le politiche di coesione, e quindi gli investimenti pubblici, intervengono nei luoghi dove vivono.
Questo progetto è il risultato di un accordo tra il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS, oggi in trasformazione nell’Agenzia per la Coesione Territoriale e nel Dipartimento per le Politiche di Coesione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri) e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), e beneficia inoltre di un protocollo d’intesa siglato con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, per il coinvolgimento della rete di centri di informazione Europe Direct a supporto delle scuole partecipanti.
ASOC unisce educazione civica, competenze digitali, statistiche e data journalism, nonché competenze trasversali quali sviluppo di senso critico, problem-solving, lavoro di gruppo e abilità interpersonali e comunicative, per produrre narrative d’impatto a partire dai dati sugli interventi finanziati dalle politiche di coesione (disponibili sul portale www.opencoesione.gov.it) che si integrano con i contenuti delle materie ordinarie di studio.
I gruppi di studenti partecipanti sono coinvolti in molteplici attività, che implicano l’apprendimento e l’impiego di tecniche di ricerca innovative, la produzione e l’analisi di dati e relative visualizzazioni interattive, l’uso di forme di comunicazione molto attuali, i social, e la consapevolezza di norme, regole e modalità tecniche di pubblicazione dei risultati del proprio progetto in diverse forme cross-mediali, tra cui il blog del percorso ASOC. Il progetto prevede, per il gruppo primo classificato, un viaggio a Bruxelles con visita alle istituzioni europee. Lo scorso anno il “Mazzini” si è classificato sesto su 76 scuole partecipanti. Quest’anno l’attenzione dei giovani “investigatori” si è soffermata sul “PISL (Progetto integrato di sviluppo locale) completamento del nuovo stabilimento termale mediante la realizzazione di un sistema di ospitalità” adiacente la struttura termale di Bagni di Antonimina. Gli stessi hanno rilevato, direttamente dal portale di opencoesione che del finanziamento di un milionequattrocentotrentamila euro ottenuto dal comune di Antonimina era stato speso solo il 16%. Tale dato ha destato negli studenti un’enorme curiosità in quanto, considerato che il territorio risulta carente di strutture ospitanti, secondo loro, la realizzazione della struttura avrebbe potuto rappresentare un trampolino di lancio per l’economia locale.
Armati di buona volontà e di desiderio di conoscenza si sono attivati in ogni modo per tentare di far luce su dove e come vengono investiti, nel nostro territorio, i finanziamenti europei.
Non si sono limitati ad analizzare soltanto i dati, ma l’aspirazione a comprendere fino in fondo come stavano realmente le cose li ha portati a “pretendere” di toccare con mano la realtà.
Si sono, quindi, buttati a capofitto nel proporre interviste sia personali che telefoniche mirate a capire se la realizzazione della struttura fosse realmente un’aspettativa della popolazione, forti del convincimento che la stessa potrebbe rappresentare un volano di sviluppo per la Locride. L’unanime risposta ha confermato le convinzioni dei ragazzi, che ancora più stimolati, hanno deciso di recarsi direttamente al Comune di Antonimina.
Qui, i giovani data journalist, gentilmente ricevuti dal tecnico, geometra Domenico Zappia, hanno avuto la piacevole sorpresa di scoprire che i lavori erano stati da poco completati e a riprova di ciò ha consegnato una copia del certificato di collaudo.
Non ancora contenti hanno chiesto di poter visitare la struttura, cosa che è avvenuta in presenza del sindaco Antonio Condelli, del responsabile dell’ufficio tecnico geometra Domenico Zappia e del responsabile della Società cooperativa “Progresso e lavoro” che ha realizzato l’opera.
La vista dei locali ultimati, luminosi, accoglienti, curati nei minimi particolari ha destato nei ragazzi grande ammirazione. Dalla discussione intavolata con i presenti gli stessi hanno avuto modo di constatare che la somma del finanziamento è stata spesa e rendicontata fino all’ultimo centesimo e che, anzi, non è stata sufficiente per realizzare quanto inizialmente previsto. Tutto ciò smentisce clamorosamente i dati riportati dalla piattaforma di ASOC dalla quale, anche dopo l’ultimo aggiornamento, risalente a pochi giorni fa, si evince che è stato speso solo il 43% del finanziamento. Di certo qualcosa nel meccanismo di inserimento degli open data non ha funzionato come avrebbe dovuto!
Il Sindaco ha, inoltre, comunicato agli studenti che è intenzione dell’Amministrazione comunale finanziare con fondi propri l’acquisto degli arredi necessari per poter rendere fruibile l’albergo e che mediante un altro finanziamento europeo, attualmente fermo per problemi di carattere burocratico, si interverrà per riqualificare l’esterno dello stabilimento termale.
Di certo le antiche “Acque sante”, care sia ai greci che ai romani, poste nel cuore di un’ampia vallata sorridente e tranquilla, protetta sui lati da rigogliose alture come la roccia di Gerace ed il monte “Tre Pizzi”- cuore del Parco Nazionale d’Aspromonte, situate a due passi dal mare, vicine al parco archeologico di Locri Epizephiri, vivono la loro delicata armonia con la natura, confortate costantemente dal clima mite, dall’ azzurro del cielo e da un’aria limpida, che invita l’animo alla serenità e alla pace.
Caratteristiche, queste, che se adeguatamente valorizzate, potrebbero realmente rappresentare un volano di sviluppo per l’economia di tutto il territorio della Locride.
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