di Giuseppe Neri*
La situazione in cui versa l’ASP di Reggio Calabria è nota ai più per le difficoltà e per un disagio crescente che affannosamente si tenta di arginare. Vi sono molte zone grigie che non consentono di avere un quadro nitido della situazione, non si ha contezza di quanto sia realmente il debito e, conseguentemente, non si conoscono le azioni poste in essere per uscire da questo pantano. Una realtà permeata dalle difficoltà con cui ci si scontra quotidianamente, dalla complessità di fornire risposte adeguate ai cittadini e da un servizio troppo spesso carente e non all’altezza di ciò che dovrebbe essere un diritto garantito e imprescindibile. Ci vuole rigore per gestire un settore così delicato e fondamentale senza mai perdere di vista l’uomo e l’inviolabile diritto di una prestazione dignitosa. Constatato tutto ciò, e prendendo atto del lavoro portato avanti alacremente dai commissari che costantemente si destreggiano tra innumerevoli avversità, non si può prescindere dall’osservare come ogni tentativo messo in atto dagli stessi non abbia sempre prodotto i risultati sperati nonostante l’impegno profuso. Non resta dunque che asserire con fermezza che non vi è più tempo per procrastinare oltre, è necessario agire e farlo subito. Si deve invertire la rotta e fare in modo che l’ASP ritorni a svolgere il suo ruolo riportando la sanità ad un livello che non lasci mai più spazio a incomodi e complicazioni che constringono i cittadini ad avere un diritto a metà.
*: consigliere regionale gruppo “Democratici Progressisti”
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