di Osservatorio Politico “Spazio Aperto”
Domenica 17 aprile saremo chiamati ad esprimere il voto sul referendum abrogativo “cd. delle trivelle”.
Il voto riguarda le concessioni per la ricerca e l’estrazione di gas e petrolio in mare entro le 12 miglia dalla costa. Al di là dell’esito della consultazione, questa interessa solo le piattaforme esistenti, non sono infatti permesse nuove trivellazioni in mare –entro tale limite. In particolare, con il referendum si chiede di abolire una norma introdotta dalla legge di Stabilità 2016 che estende le concessioni per la durata della vita utile del giacimento.
Se vince il NO, o non si raggiunge il quorum, le piattaforme lavoreranno finché ci sarà gas o petrolio da estrarre. Se vince il SI e il referendum raggiunge il quorum, entro il 2034 tutti i pozzi esistenti entro le 12 miglia dalla costa verranno chiusi, non vi saranno proroghe alle concessioni, per cui anche in presenza di gas o petrolio nel giacimento si smetterà di estrarre.
L’Osservatorio politico culturale “SPAZIO APERTO” invita tutti i cittadini a partecipare al voto.
L’astensione, seppur costituzionalmente legittima, priva di significato ed impoverisce una delle più grandi conquiste dell’uomo.
Piero Calamandrei nel ricordare la giornata del 6 giugno 1946, in cui gli italiani si recarono alle urne dopo venticinque anni di privazione delle libertà civili e politiche spiegava che votare è un dovere civico che fa parte di “quei doveri inderogabili di solidarietà politica” dove il popolo inteso come comunità riacquista con il voto dignità, contribuisce allo sviluppo, a creare l’opinione della comunità ed a disporre delle sorti del proprio Paese.
In questo particolare momento storico in cui si registra un calo nella partecipazione democratica appare quanto mai importante esprimere consapevolmente questo diritto-dovere che è il voto, anche alla luce delle risorse economiche che verranno, comunque, spese per favorire la consultazione popolare.
Come cittadini italiani responsabili, non sottraiamoci alla partecipazione al voto, non rinunciamo all’unica espressione di democrazia diretta ed esprimiamo la nostra opinione.
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