di Gianluca Albanese
SIDERNO – Evidentemente, le dimissioni del presidente Alessandro Siciliano, rese note lo scorso 25 marzo, sono solo la punta di un iceberg. Altre figure di primo piano, hanno già lasciato o lasceranno a giorni il movimento “Siderno Libera-Progressisti per l’Unità” che dopo sei anni di vita sembra attraversare, più che una crisi, una vera e propria implosione.
E’ di oggi la notizia delle dimissioni di Damocle Argirò, apprezzato pittore, sportivo con un passato da agonista e militante comunista di lungo corso, che ha fatto sapere a Lente Locale di aver maturato la propria sofferta decisione di lasciare il movimento da lui stesso fondato e concepito sei anni fa, per aggregare la sinistra sidernese.
Argirò, che diede anche il nome e il logo al movimento, è espressione di quel gruppo di “duri e puri” di Siderno Libera che, fedele ai principi ambientalisti e legalitari che hanno ispirato l’azione del soggetto politico, da tempo denuncia lo snaturamento dello stesso, per via, stando a quanto siamo riusciti a capire, della contrapposizione con l’altra ala, quella più “filogovernativa”, accusata da Argirò e compagni di essere fin troppo accondiscendente e acritica nei confronti dell’amministrazione Fuda.
Insomma, il braccio di ferro fra il movimento “di lotta” e quello “di governo” al quale avevamo fatto cenno dopo le dimissioni di Siciliano, starebbe portando all’abbandono di molti dei soci fondatori. Oltre ad Argirò, infatti, sarebbero altre le personalità politiche pronte a lasciare Siderno Libera, la cui sede non viene più frequentata da tempo, da molti dei candidati consiglieri di quella lista che meno di un anno fa prese un migliaio di voti. Tra questi, molte giovani donne che avevano abbracciato il progetto elettorale con grande entusiasmo e che avevano assicurato che l’esperienza politica sarebbe comunque proseguita, a prescindere dalla mancata elezione nel civico consesso.
Un’implosione, appunto, che si sta trasformando in una diaspora, per via dell’effetto domino generato proprio dalle dimissioni di Sandro Siciliano.
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