di Maurizio Zavaglia*
Linda ha 33 anni, operatrice socio sanitaria, nata e cresciuta in Lombardia da genitori gioiosani emigrati. Mi inoltra un messaggio dove scrive “Gentile vicesindaco, mi chiamo Linda (omissis) e porto Gioiosa nel cuore. Seguo le iniziative che portate avanti come Amministrazione, mi piacerebbe in qualche modo dare una mano devolvendo il 5×1000 della mia Irpef”. Non nascondo che mi sono commosso, riscontrando l’attaccamento che moltissimi emigrati ed i loro figli dimostrano nei confronti delle proprie origini. Purtroppo ho dovuto rispondere a Linda che la scelta del 5×1000 al Comune riguarda il paese di residenza. Non vi è la possibilità, cioè, di scegliere come avviene per gli enti non profit. Le ho comunque scritto che ho molto apprezzato la nobile intenzione. Partendo da questo episodio voglio lanciare un appello ai cittadini gioiosani che sono interessati alla presentazione del modello 730 o del modello Unico persone fisiche (ovvero utilizzando l’apposita scheda allegata alla CU per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo della presentazione della dichiarazione): anche quest’anno si potrà scegliere di devolvere il 5×1000 dell’Irpef al proprio Comune di residenza. Una scelta che non comporta alcun onere aggiuntivo per il contribuente ed in questo modo si andrà a sostenere le attività sociali dell’Ente. In questo momento di estrema fragilità del tessuto sociale e di grave crisi economica sono sempre più numerose le famiglie a rischio emarginazione. Gli esperti parlano di vecchie e nuove povertà, di ceti sociali deboli messi sempre più ai margini. I Comuni sono in difficoltà nel dare risposte, in quanto i continui tagli dei trasferimenti statali rendono sempre più arduo il mantenimento di livelli dignitosi nel mantenimento dei servizi che gli Enti locali dovrebbero garantire ai propri cittadini: servizio scuolabus, mensa scolastica, manutenzione strade, pubblica illuminazione e molto altro, quali i servizi sociali.
Il fatto di poter scegliere la destinazione del 5×1000 delle proprie imposte rappresenta un esempio di sussidiarietà fiscale, in quanto viene difatti garantita al contribuente una sfera di sovranità nella quale egli stesso può decidere a chi destinare parte della ricchezza con cui contribuisce alle spese pubbliche, al di fuori dell’usuale processo per cui è unicamente il Parlamento a decidere sulla destinazione del gettito delle imposte. L’Amministrazione comunale ringrazia fin da ora quanti hanno devoluto in passato il proprio 5×1000 al Comune di Gioiosa Ionica, quanti confermeranno la propria scelta anche quest’anno e chi vorrà, per la prima volta, destinare queste risorse al sostegno delle attività in campo sociale del proprio Comune.
*: vicesindaco di Gioiosa Ionica
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