di Antonella Scabellone
REGGIO CALABRIA- Un teste che potrebbe rivelarsi decisivo per la posizione di alcuni imputati sarà ascoltato alla prossima udienza del processo Recupero- Bene Comune che si sta celebrando davanti alla Corte di Appello di Reggio Calabria.
Accogliendo le richieste degli avvocati Giuseppe Calderazzo, Giuseppe Belcastro e Giuseppe Sgambellone, codifensori, il primo e il secondo di Antonio Galea, il secondo e il terzo di Giuseppe Napoli, la Corte, presieduta da Bruno Muscolo (a latere Barillà e Sabatini), ha infatti ammesso un testimone che dovrà riferire sulla posizione dei due imputati.
“Un teste decisivo per noi-ha commentato soddisfatto l’avvocato Giuseppe Belcastro- che i giudici hanno ritenuto opportuno ascoltare, cosa che raramente accade in un processo d’appello”.
Per il resto sono state ammesse tutte le prove documentali prodotte dalle difese dei vari imputati al momento della costituzione in giudizio (tra questi diverse visure catastali, atti pubblici, certificati attestanti status e rapporti di parentela etc), documenti che saranno dunque vagliati dalla Corte insieme e a completamento delle risultanze del primo grado di giudizio.
Esaurita, all’udienza del 23 maggio, la fase istruttoria, si dovrebbe passare alla requisitoria del Pm già il 6 giugno. Poi la parola alle difese nelle successive udienze del 13, 20 e 27 giugno.