di Gianluca Albanese
SIDERNO – «La mamma dei cretini – ama dire Maurizio Costanzo – è sempre incinta». Dalle nostre parti – aggiungiamo noi – è particolarmente prolifica, se pensiamo che sono sempre più frequenti i casi di abbandono abusivo di lastre di eternit nei marciapiede delle nostre cittadine.
Oggi è il turno di Siderno, con queste lastre abbandonate a pochi metri dall’istituto tecnico commerciale “Guglielmo Marconi”, la scuola superiore che vanta il maggior numero di iscritti e parecchi addetti ai lavori. Tutta gente che corre il rischio di respirare le particelle di amianto che potrebbero essere in sospensione, visto che le lastre stesse sono sbeccate e in pessimo stato (in ogni caso non sono integre) e la brezza primaverile di questi giorni ci mette un attimo a diffondere nell’aria queste sostanze che, se inalate, sono potenzialmente cancerogene.
Stando a quanto segnalatoci da un nostro amico lettore, le lastre sono lì da parecchi giorni.
Non possiamo non esprimere il nostro sdegno per il gesto di questo sconsiderato, che con assoluta noncuranza dell’altrui salute, non ha avuto scrupoli ad abbandonare questo materiale per strada.
Invitiamo i nostri lettori a segnalare situazioni del genere, specie se si coglie in flagranza chi compie simili scelleratezze.
Un altro amico lettore, invece, ci segnala queste altre lastre di eternit abbandonate nella centralissima via Cristoforo Colombo, quella che comunemente viene definita la “via marina”, un budello a ridosso della ferrovia, parallelo al corso della Repubblica e al lungomare delle Palme, nei pressi del parco giochi per bambini.
In questo caso, accanto all’eternit c’è una vergognosa pila di pneumatici usati.