di Francesca Cusumano
LOCRI- Il Comune di Locri con deliberazione n°38/2013 ha aderito al “Progetto Rifiuti Zero”: si tratta di azioni dirette a favorire la riduzione, la prevenzione della produzione e nocività dei rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica e l’incremento della raccolta differenziata.
Il commissario straordinario Francesca Crea infatti, su proposta del responsabile del servizio area tecnica manutentiva e urbanistica, architetto Giovanni Macrì, ha approvato <<di intraprendere il percorso verso il traguardo dei rifiuti zero entro la data del 2020 (già applicato in molte città a livello nazionale e internazionale); di avviare per il suo raggiungimento le modalità di raccolta porta a porta dei rifiuti urbani ed assimilati; di istituire entro l’anno corrente un sistema tariffario basato sulla effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non; di realizzare un centro comunale per la riparazione e il riuso dove beni durevoli dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e imballaggi possano essere reimmessi nei cicli di utilizzo ricorrendo eventualmente anche all’apporto di cooperative sociali e al mondo del volontariato; di applicare gli adempimenti previsti dal DM 08/05/2003 al fine di ridurre gli sprechi e di favorire lo sviluppo di un mercato per il ricorso a beni e servizi basati su materiali riciclati; di minimizzare, per il conferimento della frazione residua dei rsu, i flussi di rifiuti favorendo anche in ambito di programmazione provinciale e regionale la realizzazione di impianti “a freddo” per recuperare ancora materiali contenuti nei residui con costanti iniziative di riduzione volte a sostituire oggetti e beni non riciclabili o compostabili; di adoperarsi negli confronti degli Enti competenti affinché i rifiuti-residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati ad incenerimento o avviati nella discarica; di istituire l’“Osservatorio verso Rifiuti Zero” il cui compito consisterà nel monitorare in continuo il percorso verso rifiuti zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale; di indicare inizialmente come componenti dell’ Osservatorio verso Rifiuti Zero”: presidente, commissario straordinario / sindaco del Comune di Locri, vice presidente, sub commissario straordinario / assessore all’ambiente del Comune di Locri e due membri indicati dall’ufficio tecnico del Comune>>. Ulteriori membri (non più di 3), potranno essere scelti dalla Giunta comunale, inoltre dovranno riunirsi almeno due volte all’anno con la commissione consiliare competente in materia, senza percepire alcun compenso. Si tratta, a detta della Crea, di un progetto ambizioso il cui centro comunale per la raccolta differenziata, è quello sito in località Basilea, un’area addetta allo stoccaggio dei rifiuti urbani realizzata con fondi propri dell’Ente. A tal proposito, è stato redatto (con deliberazione n°13/2013) un regolamento di gestione del centro di raccolta (per la raccolta differenziata dei ru) che disciplina le tipologie di rifiuti conferibili, le modalità di gestione e il conferimento che si aggiunge al sistema delle postazioni stradali già attivato il 1° febbraio scorso. Tra i rifiuti ammessi: imballaggi in carta e cartone, rifiuti di carta e cartone, imballaggi in vetro, rifiuti in vetro, imballaggi in metallo, rifiuti metallici, imballaggi in plastica, rifiuti plastici, rifiuti legnosi, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (provenienti solo da utenze domestiche e non da distribuzione), tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio, ingombranti, rifiuti assimilati a quelli urbani sulla base dei regolamenti comunali. Responsabile del centro di raccolta, l’architetto Macrì, la cui gestione verrà affidata unicamente al personale dipendente dell’Ente. Intanto, questa mattina (dopo un ulteriore sollecito alla Regione Calabria) il viceprefetto Crea d’intesa con la triade commissariale di Siderno ha chiesto ed ottenuto di effettuare un sopralluogo congiunto all’impianto consortile di Siderno. Presenti oltre la dottoressa Crea, l’architetto Nicola Tucci (al quale è stato affidato l’incarico esterno di supporto al r.u.p., il geometra Mario Monteleone, per l’elaborazione di un piano comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti) , il coordinatore della commissione straordinaria di Siderno, il dottor Francesco Tarricone ed un tecnico dell’Ente, un ingegnere ed un tecnico in qualità di rappresentanti dell’assessore all’ambiente Pugliano e del dirigente generale del dipartimento Gualtieri (assenti per impegni lavorativi) e naturalmente i responsabili dell’impianto. Un incontro, per valutare le condizioni del sito di contrada San Leo che fino a questo momento hanno impedito l’apertura della linea dedicata alla frazione organica e l’avvio in fase sperimentale della porta a porta dell’umido per 700 famiglie. In realtà, come riferitoci dalla Crea, tale impedimento non è derivato tanto dai lavori di manutenzione dello stesso sito, quanto per le limitate operazioni di evacuazione che hanno ostacolato la lavorazione del rifiuto organico. <<E’ stato- ha detto – un incontro produttivo nel quale si sono offerte delle soluzioni da rapportare all’assessore Pugliano e all’ingegnere Gualtieri. Un passo avanti è stato compiuto, pare che nel giro di un mese l’umido potrà finalmente essere smaltito>>.