R & P
Ho appreso dai media con molta delusione, l’esclusione del Comune di Portigliola (insieme ad altri comuni della Locride) dal riparto dei fondi destinati ai comuni della città metropolitana di Reggio Calabria.
Per quanto appreso dalla stampa, tale esclusione sarebbe da imputare al fatto che gli stessi non avrebbero inviato il modulo con la descrizione dell’investimento da realizzare o lo avrebbero trasmesso in ritardo. Non è stato, però, non è stato riportato che la città di Reggio Calabria non ha mai trasmesso nessun documento al riguardo o che ne erano a conoscenza solo alcuni comuni della provincia.
Venuto a conoscenza del modulo da compilare per partecipare alla “spartizione”, (ai primi di aprile u.s. quindi dopo il termine stabilito per l’invio) oltre che trasmetterlo immediatamente a Reggio Calabria, ho informato il presidente dell’Assemblea dei sindaci della Locride affinché si interessasse della problematica inerente la circostanza che parecchi comuni non erano stati messi a conoscenza di questa procedura e che mai hanno ricevuto richieste in tal senso da parte della futura città metropolitana. Ma il tutto è rimasto lettera morta. Nel frattempo sono state convocate assemblee di primi cittadini per discutere degli attacchi al Vescovo, per organizzare la manifestazione di Roma mentre per affrontare i problemi contingenti no.
E mentre si preparava a suon di comunicati stampa e riunioni la marcia su Roma, non ci si accorgeva che a distanza di qualche decina di km si consumava una spartizione di fondi destinati al territorio e poco importa che della spartizione non ne erano stati informati tutti i comuni. Ognuno ha pensato di accaparrarsi la propria parte non curandosi degli altri. Cosa che è sempre successa ed è causa dello stato di abbandono in cui versiamo.
Spesso ci lamentiamo che i voti del comprensorio sono indirizzati a politici del reggino e non a candidati del posto; ecco perché ora la risposta è data: la mancanza di una leadership con la capacità di coordinare il territorio.
Ci siamo preoccupati con estrema urgenza degli “atti intimidatori di tutti gli amministratori della locride ed a privati”, “degli attacchi al Vescovo (sua Eccellenza non me ne voglia) ”, “del mancato invito per la visita dell’On. Bindi a Locri” o di quelle iniziative con grande visibilità mediatica. Però non abbiamo avuto il minimo interesse a coordinare un progetto comune per la Locride perché quando c’è da “prendere” allora l’interesse comune dello sviluppo viene meno. Dove sono tutte quelle persone che ogni volta che la “Locride” subisce un torto subito tuoni, fulmini, conferenze stampa e inviti di convocazioni immediate di riunioni, e gli aspiranti condottieri e i combattenti di lungo corso che vorrebbero riprendere per mano la Locride e portarla al tanto agognato sviluppo? Come degli affamati, ci buttiamo sulla carne e chi si è visto si è visto. Il mio è uno sfogo per il mancato inserimento nella “Reggio list”, per il comportamento tenuto dal comune di Reggio Calabria (se questi sono i fatti il buon giorno si vede dal mattino) in questa vicenda, ma anche uno sfogo nei confronti dei vertici dell’assemblea dei sindaci e dei colleghi che a conoscenza dei fatti non hanno ritenuto importante affrontare la questione e taluni si sono giustificati addirittura di aver avuto notizia riservata ed indiretta come se fossero cose da non divulgare.
Senza dubbio le offese al Vescovo di Locri , o l’organizzazione della manifestazione su Roma o il mancato incontro con l’On. Bindi erano più importanti da meritare una convocazione urgente dell’assemblea dei sindaci, mentre coordinare i fondi destinati dalla città metropolitana ai comuni della locride o addirittura verificare perché l’esclusione di 12 comuni dal riparto dei fondi è cosa che riguarda i singoli comuni. Ne prendo atto.
Il fatto che migliaia di cittadini della Locride , 12 comuni, siano stati privati di un modesto investimento (magari l’asfalto delle strade comunali o la sistemazione di una scuola) non sia degno di un gesto di solidarietà e non rappresenta un episodio da sostenere nelle sedi opportune da qualunque istituzione mi lascia senza parole. Niente! Silenzio assoluto ad eccezione dell’intervento dell’Assessore regionale Roccisano presso il sindaco di Reggio così come riportato dai media . Grazie Assessore .
Di fronte a questi episodi mi verrebbe la voglia di mandare tutti al diavolo, ma ho ancora la speranza che le cose possano cambiare.
Mi auguro a questo punto, che i vertici dell’assemblea dei sindaci, il sindaco di Martone ed il sindaco di Santagata del Bianco, Imperitura e Strangio, rassegnino le dimissioni dalle loro cariche. Sarebbe opportuno dare spazio a gente che ha voglia di lavorare effettivamente per affrontare i problemi con cui i nostri comuni convivono giornalmente e con tante difficoltà (condotte acqua, trasferimenti fondo solidarietà, incapacità a spendere i fondi per il sociale, la raccolta della spazzatura ecc.ecc.) .
Sarebbe altresì opportuno dare spazio ad una classe dirigente di nuovo corso sensibile alle problematiche ma soprattutto capace di soluzioni, con una visione ampia di comunità e non solo del comune amministrato, che non cerca solo ed esclusivamente visibilità sui media (provocando spesso danni, non solo di immagine, per l’intera area della locride ) e che abbia la forza e la credibilità per fare uscire la nostra area da quell’isolamento a cui oramai ci siamo relegati da diversi anni attribuendo sempre ad altri la colpa dei nostri fallimenti. Una classe dirigente capace di ridare l’orgoglio ai locridei, un direttivo che rappresenti un punto di riferimento effettivo e abbia soprattutto quella capacità di coordinare le azioni dei comuni anche con gli enti sopra comunali e si metta alla guida per dare quello slancio politico tanto auspicato per riconquistare quella credibilità che oramai non abbiamo più.
Auspico inoltre che il sindaco Falcomatà dia seguito a quanto dichiarato alla stampa, circa la volontà di far rientrare i comuni esclusi nel piano di riparto. Ciò rappresenterebbe un grande gesto di responsabilità, di equità e soprattutto di giustizia dimostrando, con questo comportamento, di avere spessore e credibilità per essere il sindaco metropolitano di tutti e 92 comuni dell’area distinguendosi dalle altre istituzioni sovra comunali che spesso hanno trascurato alcuni territori.
Il sindaco del Comune di Portigliola
Dr. Rocco Luglio