MAMMOLA – “Si percorre l’antico sentiero dei Greci che da Medma (Rosarno) raggiungeva Locri e viceversa. Si risale il Fiume Sciarapotamo sino a raggiungere lo strategico Passo Limina. Esso era un crocevia importante per mercanti, pastori, carbonai, pellegrini e per gli scambi commerciali, in virtù della sua posizione centrale, tra i confini naturali del Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco regionale delle Serre. Grazie alla notevole altitudine si può godere un panorama sulla Sicilia con vista affascinante sull’Etna e le isole Eolie”. Così, l’associazione escursionistica “Gente in Aspromonte” presenta l’escursione in programma domenica mattina al monte Limina con raduno alle 9,30 nel piazzale dopo l’uscita “Limina” della strada di grande comunicazione “Jonio-Tirreno”.
Descrizione del sentiero:
Si parte dal piazzale della galleria della Limina lato tirrenico, si sale velocemente sulla pista che costeggia Monte Soverato, caratterizzata da una fitta vegetazione di faggio e qualche esemplare di leccio con i suoi colori primaverili, si sale dolcemente lungo diversi tornanti; dopo 20 minuti, si arriva alle vecchie camerette (prese d’acqua); si prosegue sulla sterrata a sinistra, da qui in poi il sentiero è più agevole; superata una fila di cipressi si giunge sulla vecchia SS 281 che da Cinquefrondi porta al Passo Limina, attualmente chiusa per una frana.
Si prosegue sulla strada asfalta chiusa di recente, dove la natura ha incomincia a riprendersi quello che le è stato tolto, si può ammirare qualche secolare pianta di faggio, fino a giungere al vecchio casello dell’Anas in abbandono; dopo circa un’ ora, si arriva al quadrivio di San Nicodemo, si prosegue ancora per un centinaio di metri sulla strada asfaltata che porta alla Limina, e, in prossimità di un vecchio cancello si procede sul lato sinistro della strada; si scende per qualche minuto e subito dopo ci si immette sulla sterrata du Gattuso che dopo circa venti minuti conduce al passo Limina,
Quadrivio molto importante per lo scambio commerciale tra la Jonica e la Tirrenica e i paesi delle Serre, tra i confini naturali del Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco regionale delle Serre, un centinaio di metri e si giunge al Villaggio U.N.R.R.A
(Il Villaggio fu costruito per assegnare le strutture abitative ai Contadini a causa dell’alluvione del 1951 che colpi duramente l’Aspromonte. Gli assegnatari però rifiutarono perché lontani dai loro poderi).
L’Acronimo UNRRA ci riporta indietro nel tempo – Era l’Amministrazione delle Nazione Unite per l’Assistenza e la Ricostruzione) Un organismo che nasce il 9 novembre 1943 due anni prima della creazione dell’Onu).
Lasciato il villaggio, si prosegue per un centinaio di metri sulla strada asfaltata che porta alle Serre, in prossimità di un cancello sul lato sinistro della strada, e, subito dopo ci si immette sulla Valle della Razza; superata la Valle si giunge sui piani Stefanelli, seguendo la sterrata di cresta con ampi panorami sui piani della Limina e le vallate sottostanti, si prosegue in lieve discesa e, dopo dieci minuti, si arriva sulla Valle del Circhetto, ricca di una vegetazione di faggi e ontani; si scende dolcemente tra i tornanti della Valle del Circhetto, fino a giungere dopo venti minuti sul vallone della fontana del Faggio, qualche metro e si raggiunge la strada asfaltata, si procede in discesa per un centinaio di metri fino a giungere al punto di partenza.