di Simona Ansani
REGGIO CALABRIA – Quasi 700 tra volatili di ogni tipo, mammiferi, rettili, appartenenti a specie tutelate dalla CITES o dalle norme venatorie. Sequestro disposto dalla Procura reggina e eseguito dalla Forestale che ha avviato ampie indagini sul caso. Un vero e proprio “zoo” di animali imbalsamati, volatili di ogni tipo ma anche rettili e mammiferi, quasi tutti appartenenti a specie protette.
Questo il macabro spettacolo apparso alla Forestale nell’ “abitazione-laboratorio” di un tassidermista abusivo a Reggio Calabria, dove come in tutta la regione la tassidermia è rigorosamente vietata. Quasi 700 gli animali imbalsamati rinvenuti in ogni angolo della casa e finiti sotto sequestro: aironi, rapaci di ogni genere tra cui allocchi, aquile e falchi, grifoni, gabbiani, galline, palmipedi, picchi, pappagalli, ma anche scoiattoli, volpi, pelli di lupo, volpe o scoiattolo, teste di cervo, cinghiale o camoscio. E non è finita: dietro lo sportello del freezer altre decine di esemplari pronti per il loro destino da trofei. Fauna in gran parte protetta e considerata non cacciabile dalle leggi che regolano l’attività venatoria o dalle normative relative alla Convenzione di Washington sulle specie minacciate di estinzione. A coordinare l’operazione è stato il Nucleo Operativo Antibracconaggio dell’Ispettorato Generale di Roma del Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con il Comando Provinciale di Reggio Calabria. Perquisizione e sequestro sono stati eseguiti dai Forestali dietro disposizioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. L’imbalsamatore è stato denunciato per detenzione irregolare di specie protette e le indagini della Forestale sono ancora in corso per far luce sull’inquietante scoperta o individuare eventuali connivenze.