(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Il Comune di Ciminà è stato protagonista del 1° concorso gastronomico nazionale che si è svolto questa mattina nella sede dell’Istituto Alberghiero, o meglio, ad esserlo sono stati due eccellenti prodotti tipici che lo rappresentano dal punto di vista del settore enogastronomico: il “Caciocavallo” (presidio slow food) e il guanciale di suino, il cosiddetto “Buccularo” (prodotto D.E.C.O.).
Il concorso è stato organizzato dallo stesso Ente, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Dea Persefone” diretto dalla dirigente scolastica Maria Macrì, l’Associazione Provinciale Cuochi Reggini (condotta Slow Food di Reggio Calabria), l’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte e l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Reggio Calabria. La prova di piatti di cucina creativa ha visto impegnati allievi di ben 12 istituti alberghieri del IV e V anno non solo della Calabria, ma anche Sicilia e Campania. Ai partecipanti, sono state assegnate per preparare i piatti rigorosamente a base di caciovallo e buccularo oltre olio d’oliva di Sinopoli e le patate di Sant’Eufemia d’Aspromonte forniti dall’organizzazione (per le altre attrezzature e ingredienti aggiuntivi alla ricetta gli studenti hanno provveduto autonomamente), una postazione di cucina completa con relativa attrezzatura; poi, ciascuna squadra composta da due persone ha avuto a disposizione due ore di tempo (a partire dalle ore 10) per la realizzazione del piatto, lavorando due per volta in contemporanea a distanza di 15 minuti. Ogni concorrente ha preparato per la giuria 5 piatti assaggi più uno da presentazione per l’esposizione. Una giuria, composta da 5 esperti professionisti nominati dall’Associazione Provinciale Cuochi Reggini: si tratta di Bruno Ranuio, maestro di cucina “Executive Chef”- Insignito dell’Ordine dei Discepoli di Escoffier- vicepresidente APC Cosenza; Ivan Carelli, maestro di cucina “Executive Chef”- consigliere APC Cosenza; Francesca Narcisi, componente Squadra Nazionale Italiana Cuochi, terzo posto ai mondiali in Corea del Sud anno 2012 (Nazionale Italiana Cuochi) e consigliere APC Cosenza; Pierfrancesco Multari, Maitre- Sommelier Delegato AIS della Locride e Filippo Cogliandro, Executive Chef e Titolare del Ristorante L’Accademia di Lazzaro (RC). Ognuno di loro, al termine di tutte le prove dopo aver valutato i piatti in concorso ha redatto una graduatoria finale, nella quale sono stati riportati dei punteggi: da 0 a 20 per “Mise en place” (organizzazione e pulizia del posto di lavoro); da 0 a 25 per Preparazione (tecniche di cottura e scelta dei prodotti) ; da 0 a 30 per Degustazione (qualità organolettiche); da 0 a 25 per Dressage (creatività e aspetti cromatici). I vincitori, saranno premiati questa sera durante la cena di Gala all’Hotel President: il primo classificato si aggiudicherà un Trofeo più una somma pari a 500, 00 euro, il secondo un Trofeo e 250,00 euro e il terzo un Trofeo più un premio particolare. Lente Locale, seguirà anche questa sera la fase conclusiva della manifestazione.
LE SQUADRE
Dicevamo, 12 sono state le squadre coinvolte al concorso nazionale di cucina creativa , nello specifico: gli studenti dell’I.I.S. “Mancini” di Cosenza; l’I.P.S.S.A.R.A. “E. Gagliardi “-di Vibo Valentia; l’ I.P.S.S.A.R. di Villa San Giovanni; l’I.I.S. “G. Renda”- di Polistena; l’ I.P.S.I.A. “E. Aletti” di Trebisacce (CS); l’I.P.S.S.A.R. di Soverato (CZ); l’I.I.S. “Antonello” di Messina; l’I.P.S.S.A.R. “Acquaro” di Vibo Valentia; l’I.P.S.E.O.A. “R. Virtuoso” di Salerno; l’I.P.S.S.A.R. “Dea Persefone” di Locri; l’I.P.S.S.A.R. di Condofuri e gli studenti dell’I.P.S.A.T. “E. V. Cappello” di Piedimonte Maltese (CE).
DOMENICO POLIFRONI
E’ stato Domenico Polifroni, sindaco di Ciminà a spiegare a Lente Locale la valenza dell’evento <<Questa manifestazione- ha detto – ha inteso valorizzare i prodotti del territorio, un territorio che per crescere necessita di tutta l’energia non solo a livello provinciale ma anche regionale. Mangiare sano non significa solo degustare prodotti standardizzati ma anche promuovere i prodotti del nostro territorio quali il caciocavallo e il buccularo; siamo consapevoli della qualità dei nostri prodotti, non a caso il caciocavallo è un “presidio slow food”>>. A proposito di “caciovallo”, il primo cittadino ha rimarcato che nonostante la sua tecnica di produzione sia più o meno uguale in tutto il Sud Italia, la differenza è da rintracciarsi nei pascoli non solo di Ciminà ma anche dei paesi più vicini come Antonimina e parte dei Comuni di Platì, Ardore e Sant’Ilario dello Jonio. Si pensi che solo a Ciminà viene prodotto il caciovallo a due testine, unico in Italia; inoltre, non viene in alcun modo sgrassato e la migliore produzione in termini di qualità e quantità avviene tra marzo e giugno .
MARIA MACRI’
Secondo invece la dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero Maria Macrì che dal giorno del suo insediamento, ha letteralmente, usando le sue parole “Sdoganato la scuola dal punto di vista culturale e formativo>> finalità del concorso è stata migliorare le qualità professionali dei partecipanti e far conoscere i prodotti che hanno, a livello di collettività, un riconoscimento della bontà e del sapore intrinseco del prodotto stesso. <<Gli studenti- ha dichiarato- che vi hanno partecipato, attraverso tecniche diversificate, hanno potuto esaltare il gusto sia del caciocavallo che del buccularo, in maniera tale che nel gusto si potesse riconoscere la bontà del prodotto stesso>>.