di Gianluca Albanese
SIDERNO – Con il decreto ministeriale del 27 maggio 2016, in corso di registrazione, vengono ripristinati alcuni degli uffici del Giudice di Pace soppressi ai sensi dell’articolo 2, comma 1-bis, del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, con legge 27 febbraio 2015, n. 11.
Tra questi quello di Siderno, l’unico della nostra provincia a tornare in attività.
Nulla da fare, invece, per quelli di Gioiosa Ionica (per il quale, a dire il vero, dopo i timidi tentativi iniziali, non si nutrivano soverchie speranze) e per quello di Caulonia, che invece aveva suscitato le (forse troppo) entusiastiche reazioni degli amministratori locali.
Basta rileggere, infatti, la cronaca di questo consiglio comunale del 25 marzo del 2015.
Caulonia, Consiglio unanime: «Il giudice di pace non si tocca»
e questa nota stampa diffusa dal comune di Caulonia un anno prima, esattamente il 19 marzo 2014
L’ufficio del Giudice di pace rimane a Caulonia. Lunedì la cerimonia
Caustico, in tal senso, il commento di Stefano Amato, avvocato di Caulonia, che sul proprio profilo Facebook ha scritto oggi che «Ricordo ancora i pasticcini, le feste, gli applausi, i ministri e le loro garanzie; ma non vedo il Giudice di Pace di Caulonia tra gli uffici ripristinati. Ecco la differenze tra parole e fatti».